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Ok Ema prima cura per acanthamoeba, infezione rara che può portare a cecità

Frutto ricerca italiana Sifi al fianco di 21 Invest è indicata per una cheratite da lenti a contatto

Ok Ema prima cura per acanthamoeba, infezione rara che può portare a cecità
31 maggio 2024 | 12.30
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È arrivato il parere positivo del Chmp, il Comitato per i medicinali per uso umano dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema), che raccomanda l’approvazione del farmaco orfano Akantior*, unica cura al mondo per il trattamento della cheratite da acanthamoeba, una rara infezione corneale che si verifica tipicamente in chi utilizza lenti a contatto, che può portare alla cecità, e per la quale, fino a oggi, non esisteva una cura approvata. La raccomandazione da parte dell’Ema - si legge in una nota - arriva dopo 15 anni di ricerca e sviluppo diretta dall’italiana Sifi a fianco di 21 Invest, gruppo di investimento europeo fondato da Alessandro Benetton con sedi in Italia, Francia e Polonia. La patologia, estremamente dolorosa, colpisce tra 1 a 4 pazienti per milione di abitanti. Si stimano 500 casi all’anno in media in Europa. Oltre 180 pazienti sono già in cura con Akantior* attraverso programmi di uso compassionevole in oltre 12 Paesi Europei. La sperimentazione clinica ha infatti coinvolto numerosi i centri europei tra i quali, in Italia, l’ospedale San Raffaele di Milano, l’ospedale SS Giovanni e Paolo di Venezia.

Fondata nel 1935, Sifi è un’azienda oftalmica leader a livello internazionale, con sede a Catania, in Sicilia, che sviluppa, produce e distribuisce prodotti farmaceutici innovativi, integratori alimentari, dispositivi medici e lenti intraoculari di qualità superiore per la cura degli occhi. La società è caratterizzata da un modello di business integrato, dalla ricerca e sviluppo alla produzione e commercializzazione sia nel settore farmaceutico che biomedico. Sifi esporta in oltre 40 paesi al mondo, con una presenza diretta nei principali mercati europei, in Messico e, attraverso joint venture, in Cina e negli Emirati Arabi Uniti. Entrata nel portafoglio di 21 Invest nel 2015, l’azienda ha raggiunto un fatturato di circa 100 milioni di euro nel 2023, con ricavi provenienti per il 65% dall’estero e una forza lavoro di circa 500 dipendenti altamente qualificati (il 63% laureati). Dopo anni caratterizzati da importanti investimenti, pari a decine di milioni, in R&S, sono stati recentemente lanciati diversi nuovi prodotti che hanno rivitalizzato l'offerta di mercato e, tra questi, il farmaco orfano Akantior*.

“Siamo molto soddisfatti di aver ricevuto questo parere positivo dal Chmp - afferma Fabrizio Chines, Presidente e Ceo di Sifi - Questa soluzione terapeutica innovativa aiuterà i pazienti affetti da una condizione molto debilitante nella vita quotidiana. Abbiamo innovato in oftalmologia per quasi 90 anni e Akantior* rappresenta una pietra miliare significativa, nonché una prova del nostro impegno a soddisfare le esigenze mediche non soddisfatte nel nostro campo”.

Alessandro Benetton, presidente e fondatore di 21 Invest aggiunge: “Sifi è un gioiello del Sud Italia in cui crediamo fin dal 2015. Siamo sempre stati al fianco dei fratelli Chines, fornendo il nostro costante supporto. Sappiamo che sostenere un'azienda nella ricerca di un farmaco orfano per un periodo così lungo va al di là di ciò che è normalmente richiesto a un fondo d’investimento, ma sono queste le azioni che contraddistinguono il nostro approccio alla crescita delle società in cui investiamo”.

I prossimi passi verso l’approvazione del farmaco orfano prevedono l’esame da parte della Commissione europea che deciderà sull'autorizzazione all'immissione in commercio nell'agosto 2024. Il farmaco sarà commercializzato direttamente da Sifi nei principali mercati europei come Francia, Germania, Italia, Romania, Spagna in aggiunta a Regno Unito e Turchia. Attraverso accordi di distribuzione Akantior* sarà disponibile anche in altri numerosi paesi europei.

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