Magliette, orologi e dispositivi intelligenti, indossabili e dotati di sensori, in grado di valutare i parametri medici dei lavoratori che devono svolgere la loro attività in condizioni estreme, come con le alte temperature. E, in caso di anomalie, "inviare alert per prevenire malori e rischi per la salute". E' questo il futuro, non troppo lontano, della prevenzione di situazioni anche drammatiche - come raccontano le cronache di questi giorni - legate al lavoro all'aperto con il caldo estremo, come racconta all'Adnkronos Salute Giovanna Spatari, presidente della Società italiana di medicina del lavoro (Siml).
La ricerca, spiega Spatari, "va sempre più verso l'utilizzo di quella che chiamiamo 'sensoristica', sulla quale ci sono già sperimentazioni in atto". L'obiettivo è creare "dispositivi in grado di non interferire con l'attività lavorativa per un monitoraggio continuo di parametri, le cui alterazioni possano essere segnalate in modo che il lavoratore possa ricevere una segnalazione e proteggersi".
In questo campo, continua la presidente della società scientifica, "la ricerca sta facendo grandi passi avanti e ci sono sempre più investimenti. Per una persona esposta alla fatica in condizioni di calore possono essere valutati parametri come la temperatura, l'abbassamento della pressione arteriosa, la frequenza cardiaca. In caso di rischio il dispositivo avvisa della necessità di fermarsi, idratarsi, spostarsi in un luogo fresco".