“L’avvento di nuove terapie estremamente mirate, come mepolizumab che va a bloccare l'interleuchina-5 circolante, ci permette di targettare, in maniera estremamente specifica, la via dell'infiammazione di tipo 2 riducendo rapidamente l’eosinofilo e di conseguenza, l’esposizione al cortisone”. Lo dichiara il professor Roberto Padoan, responsabile del Centro vasculiti Uoc di Reumatologia Azienda ospedaliera di Padova, a valle dell’incontro stampa “Egpa: opportunità di trattamento con mepolizumab e ruolo dello pneumologo”, organizzato a Milano da Gsk e dedicato alla granulomatosi eosinofilica con poliangite (Egpa).