“La leucemia linfatica cronica è una patologia tipica dell'anziano, per cui ci sono anche delle problematiche di trattamento, legate al fatto che spesso i pazienti molto anziani hanno anche delle comorbidità e quindi il trattamento e l'approccio terapeutico è molto più difficoltoso”. Lo afferma Alessandra Tedeschi, specialista ematologo struttura complessa di Ematologia Asst Grande ospedale metropolitano Niguarda di Milano, in occasione della conferenza stampa di AstraZeneca dedicata alla presentazione dei risultati dello studio clinico di fase III Amplify, sull’impiego di acalabrutinib e venetoclax come primo regime completamente orale a durata fissa di un inibitore della tirosin-chinasi di Bruton di seconda generazione nel trattamento di prima linea della leucemia linfatica cronica.