Le calamite sul frigorifero fanno venire il cancro. E' una 'super bufala' attribuita a una ricerca dell'università di Princeton mai esistita, sottolineano gli esperti dell'Istituto superiore di sanità (Issalute.it) che, in partnership con l'AdnKronos Salute, smontano una fake news che potrebbe far sorridere alcuni, ma preoccupare altri.
La notizia che circola su Internet, che afferma che le calamite decorative produrrebbero una radiazione elettromagnetica capace di alterare i cibi conservati fino a renderli cancerogeni, è completamente falsa. Questa bufala assomiglia a quella che afferma che le onde elettromagnetiche del forno a microonde possono modificare i cibi tanto da renderli cancerogeni. La falsa notizia ha origine negli Stati Uniti e fa riferimento a una ricerca dell'Università di Princeton, appunto, mai esistita. In seguito ci hanno pensato i social network e soprattutto WhatsApp a farla circolare.
Per quanto riguarda il rischio di sviluppare tumori, gli esperti invitano a considerare che siamo esposti tutti i giorni alle radiazioni elettromagnetiche provenienti sia dall'ambiente naturale (il campo magnetico terrestre, l'elettricità dell'atmosfera) sia dall'ambiente artificiale in cui viviamo (dispositivi come il cellulare, la tv, la radio, gli elettrodomestici e i dispositivi medicali), e tuttavia i livelli di esposizione a cui siamo sottoposti sono troppo bassi per causare il riscaldamento dei tessuti. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che l'esposizione alle onde elettromagnetiche, causate dai dispositivi che quotidianamente usiamo, non fanno aumentare il rischio di sviluppare il cancro, né negli adulti né nei bambini. Continuano comunque gli studi per scoprire eventuali danni per l'uomo a seguito di una esposizione a lungo termine ad alcune sorgenti di radiazione elettromagnetica, come il cellulare o le antenne di ricevimento dei segnali radio poste sui palazzi.
Un rischio immediato, invece, può essere rappresentato dalle calamite a forma di cibi che possono attrarre l'attenzione di bimbi piccoli ed essere messe in bocca con conseguente rischio di soffocamento.