Al Premio Fair Play: "Quando una società riconosce il cambiamento, vuol dire che questa società sta andando avanti"
“Quando si abbattono le differenze di genere è una vittoria per tutti, non solo una vittoria per le donne. Quando una società riconosce il cambiamento, vuol dire che questa società sta andando avanti; quindi da donna, da sportiva, da vicepresidente del Coni per me è importantissimo che i riflettori non si spengano su questo argomento e che le tutele per tutti gli sportivi, sia maschi che femmine, vengano garantiti, perchè che c’è ancora molta strada da fare non solo per le donne per quanto riguarda il professionismo sportivo". Lo ha detto Silvia Salis, vice presidente del Coni, a proposito delle calciatrici italiane che dal primo luglio scorso sono diventate atlete professionistiche, parlando con i giornalisti a Firenze, in Palazzo Vecchio, alla serata inaugurale del XXVI Premio Internazionale Fair Play Menarini.
"Mi fa piacere che si festeggino tutte queste prime volte ma vorrei arrivare in un mondo dove tutto questo non facesse più tanto scalpore: cioè quello di cui hanno bisogno le donne, oltre che le pari opportunità, sono le pari probabilità di raggiungere determinate posizioni. Chiaramente, ancora, visto che festeggiamo quella prima donna a fare questo e quell'altra donna a fare quest'altro, la strada da fare è ancora molto lunga".
"Ora c'è una grande emergenza sul territorio: le nostre società sportive dopo due anni di Covid ai quali sono già arrivate con difficoltà economiche, stanno avendo dei problemi incredibili, si pensi solamente al caro bolletta. Al di là delle riforme, intanto c'è da salvaguardare lo sport sul territorio, le nostre società, perchè è da lì che nasce tutto il movimento sportivo. Chiunque è andato alle Olimpiadi è partito da una società sportiva del territorio: quindi dobbiamo fare in modo che non solo queste società sopravvivano ma che creino valore e movimento".