L'episodio a Izhevsk. L'uomo che ha aperto il fuoco è un ex studente e si è suicidato
E' salito a 17 morti e 23 feriti il bilancio dell'attacco contro una scuola di Izhevsk, nella Repubblica dell'Udmurtia, nella Russia centrale. Lo hanno riferito gli inquirenti che stanno indagando sul caso, secondo cui tra le vittime si contano 11 bambini, due insegnanti e una guardia di sicurezza. L'assalitore, identificato come un ex studente di 34 anni, si è suicidato dopo la strage. E' stato identificato come Artem Kazantsev, e, a quanto riferito dal presidente dell'Udmurtia, era registrato in una clinica psiconeurologica. L'uomo, vestito con pantaloni neri, giacca nera, maglietta con la svastica e un passamontagna nero, ha sparato alla guardia di sicurezza della scuola prima di entrare nella scuola e aprire il fuoco sui bambini, molti dei quali di appena 7 anni.
Ancora non è chiaro il movente dell'uomo che ha aperto il fuoco nell'istituto scolastico frequentato da circa mille alunni. Un parlamentare locale ha detto che l'aggressore era armato con due pistole. In Udmurtia è stato dichiarato il lutto per i morti, da oggi al 29 settembre.
Il presidente russo Vladimir Putin "è profondamente rattristato per le vittime, tra cui bambini, dell'attacco terroristico" in una scuola di Izhevsk, che sarebbe stato commesso da "un membro di un gruppo neonazista", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.