"Al momento la ricerca in omeopatia si trova a un buon livello; in alcuni ambiti, tra cui l'insonnia o la sindrome premestruale, l'efficacia è stata ampiamente provata da studi di alta qualità. Sicuramente abbiamo bisogno di continuare il lavoro di ricerca per mostrare le possibilità di applicazione anche in altri ambiti". Così Rachel Roberts, chief executive dell'Homeopathy Research Institute (Hri), a margine del decimo Congresso internazionale del Cedh (Centre d'Enseignement et de Développement de l'Homéopathie), in programma oggi e domani a Roma.
"Intorno all'omeopatia c'è un grande dibattito e questo è molto importante; alcuni la amano, alcuni la detestano, ma quello che conta è che ci sono delle evidenze - sottolinea - Per questo motivo il nostro istituto partecipa a questo congresso; con l'attività di ricerca che svolgiamo, vogliamo aggiungere una voce per dire che l'omeopatia è una vera e propria medicina. Non si tratta di placebo, quindi può essere applicata in modo sempre più ampio".