L'emendamento prevede di ridurre il requisito della residenza da 10 a 8 anni per il 2022
Spunta un emendamento del Movimento 5 Stelle alla manovra che prevede di ridurre i tempi per l'ottenimento del Reddito di cittadinanza per gli stranieri. L'emendamento del M5S, infatti, prendendo spunto dalle osservazioni presentate dal Comitato scientifico per la valutazione del Reddito di cittadinanza e "per mitigare la proposta" prevede di ridurre il requisito della residenza da 10 a 8 anni per il 2022 e da 8 a 5 anni per il 2023. E subito scatta la polemica con la Lega.
"Aumentano le bollette, milioni di italiani rischiano di rimanere al freddo e senza lavoro, ma il M5S si concentra a dimezzare i tempi per far avere il Reddito di cittadinanza agli stranieri", commentano i capigruppo di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. "Solo quest’anno - rilevano - sono stati spesi oltre 9 miliardi per una misura che troppo spesso ha regalato soldi a finti poveri e furbetti. La Lega lavora invece per aiutare in concreto famiglie e imprese, recuperando risorse attraverso una riforma del Reddito di cittadinanza che deve rimanere un sussidio destinato a chi realmente ne ha bisogno e non un incentivo a non lavorare. Questione di priorità".