Meno gli omicidi, ma non il numero di vittime femminili che fa registrare un aumento
Si registra una riduzione dei reati rispetto al 2019. Anche a causa della pandemia in atto, si riducono sensibilmente i reati contro il patrimonio e la persona, quali furti, rapine e ricettazione, lesioni, percosse e violenze sessuali. Mentre i delitti informatici registrano un trend in aumento. Meno gli omicidi, ma non il numero di vittime femminili che fa registrare un aumento. Invariato è il dato delle donne uccise da partner o ex partner. E' quanto emerge dal report della Polizia pubblicato in occasione del 169esimo anniversario dalla fondazione.
''L’azione della Polizia, nel difficile momento che stiamo vivendo, si è contraddistinta per la capacità di affrontare, con il consueto senso di responsabilità e di equilibrio, una nuova e inedita sfida connessa a una crisi sanitaria mondiale senza precedenti. Ciò è stato possibile grazie a una straordinaria mobilitazione, che ha caratterizzato tutta la fase dell’emergenza e che, proprio nell’ultimo periodo, ha raggiunto i livelli più elevati con un picco di oltre 42.000 unità appartenenti alla Polizia di Stato impiegate, in media ogni giorno, nei dispositivi di vigilanza Covid-19''. Lo ha detto la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese nel messaggio in occasione del 169esimo anniversario della fondazione della Polizia.
''Desidero sottolineare la sperimentata capacità di gestione dei servizi di ordine pubblico in occasione dello svolgimento delle manifestazioni che hanno luogo nel Paese. In circostanze in cui l’esasperazione di talune categorie economiche ha determinato momenti di forte tensione, la Polizia di Stato ha saputo garantire la più elevata cornice di sicurezza, assicurando il bilanciamento tra il diritto di manifestare, la salvaguardia della salute collettiva e la necessità di contrastare con fermezza gli atti di violenza'' ha detto Lamorgese.
''La vocazione alla prossimità con i territori e con le persone, il saper essere presente tra la gente per coglierne le necessità e anticipare i segnali di possibili criticità sono tutti tratti distintivi di un Corpo che presta costante attenzione alle comunità, con l’obiettivo di consolidare quel rapporto di fiducia che favorisce una collaborazione proattiva della cittadinanza nella costruzione di una società più sicura'' ha sottolineato.
Sono 22.121 i sopralluoghi effettuati dalla Polizia Scientifica nel 2020 e 17.400 documentazioni foto/video per servizi investigativi e di ordine pubblico. Sono state 230 le missioni per attività di polizia scientifica e 1.155 quelle per op, emergenza immigrazione, Tap e No-Tav, sono stati inseriti nella banca dati Afis (Automated fingerprint identification system) 440.835 cartellini e aperti 199 fascicoli di rilievi tecnici con 70 identificazioni degli autori.
Sono stati 244 gli accertamenti di evidenziazione impronte latenti, di cui 47 con esito positivo; 1.176 i fascicoli con impronte riesaminati, 125 quelli di 'cold case' e 120 di falso documentale e di indagini grafiche. E ancora, sono stati eseguiti 142 confronti dattiloscopici di cadaveri sconosciuti con identificazione di 74 persone, 14.378 analisi di genetica forense e inseriti 511 profili genetici nella Banca dati nazionale Dna; 75 le attività di monitoraggio Ri.Sc. e 19 quelli a cura dell’Unità Delitti Insoluti (Udi) e dell’Analisi Investigativa Scena del Crimine (Aisc).
La Scientifica ha realizzato poi 2 ricostruzioni dinamiche di eventi e svolto 243 attività di intercettazione, videosorveglianza e localizzazione. Sono stati condotti, inoltre, 13 confronti fisionomici, 2 age progression, 3 determinazioni di altezza e 5 ricerche nel Sari. Sono state 30 le attività di digital forensic, 2 le analisi telematiche e 11 le analisi video.
Nel 2020, in relazione alle investigazioni preventive, la Dia ha avanzato 61 proposte di misure di prevenzione personali e patrimoniali, sequestrato beni per oltre 375 milioni di euro ed effettuato confische per più di 223 milioni di euro. In materia di appalti di opere pubbliche sono state monitorate 1.509 società, 26.949 persone, ed eseguiti 54 accessi ai cantieri. Con riferimento alle investigazioni giudiziarie sono state arrestate 89 persone, di cui 4 latitanti.
Nell’ambito delle attività coordinate dalle procure, risultano essere stati sequestrati beni per oltre 35 milioni di euro e confiscate attività per 330.000 euro. Sulla base delle 113.213 segnalazioni di operazioni finanziarie sospette trattate nell’anno, in 348 casi sono state attivate le necessarie procedure per approfondimenti investigativi e in 1.457 casi è stata informata l’autorità giudiziaria competente in quanto correlate a procedimenti penali o di prevenzione in corso.
Sono state inviate al ministero della Giustizia le informative relative a 316 detenuti in regime di 41 bis, di cui 122 riferibili alla Camorra, 84 alla ‘Ndrangheta, 21 alla Criminalità organizzata pugliese e 89 alla Mafia siciliana. In ambito internazionale, la Dia mediante la rete @ On, ha supportato 39 indagini internazionali, che vedono coinvolte diverse Agenzie di Polizia europee, nel corso delle quali sono stati arrestati 126 appartenenti a organizzazioni criminali transnazionali, tra cui un latitante di Cosa Nostra rifugiatosi in Germania, e sequestrati beni per un valore complessivo di 2,4 milioni di euro.
Nel 2020 il Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine ha svolto azione di coordinamento informativo e investigativo delle Squadre Mobili, anche con partecipazione diretta, nel contrasto alla criminalità organizzata italiana e straniera, anche di tipo mafioso, e ai gravi delitti. Nell’ambito del progetto 'Wanted 3', finalizzato alla ricerca dei latitanti di medio o alto livello in relazione alla particolare gravità dei reati consumati o all’entità della pena comminata, il Servizio Centrale Operativo e varie Squadre Mobili, hanno svolto indagini che hanno consentito di individuare e arrestare 38 latitanti, di cui uno inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità.
Diverse sono state le indagini contro la criminalità mafiosa, con provvedimenti restrittivi che hanno riguardato 849 persone. Particolare interesse è stato rivolto all’aggressione dei patrimoni illeciti, con il sequestro e la confisca di beni per un valore complessivo stimato in 30 milioni di euro.
L’azione di contrasto al traffico di stupefacenti ha consentito l’arresto di 792 persone, e il sequestro di 7.080 chilogrammi di droga. Nell’ambito del contrasto ai reati contro la persona, in particolare omicidi, violenze sessuali e lesioni, sono stati eseguiti 30 provvedimenti restrittivi. Nell’ambito del contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina e della tratta di esseri umani sono stati eseguiti 278 provvedimenti restrittivi. Sono, inoltre stati arrestati 105 scafisti. Quanto ai reati contro il patrimonio, con riferimento ai furti e alle rapine sono stati effettuati 276 arresti. Per quanto riguarda il contrasto dei reati contro la Pubblica amministrazione sono state arrestate 52 persone.
Nel corso del 2020, caratterizzato anche dall’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus Sars-Cov2, la Polizia Postale ha attuato una capillare attività di monitoraggio dei social network e della rete volta alla prevenzione e al contrasto delle fenomenologie criminali di specifica competenza. Il Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia on line (Cncpo) ha coordinato 3.243 attività d’indagine che hanno consentito di indagare 1.261 persone. Sono stati analizzati i contenuti di 34.120 siti internet con l’inserimento di 2.446 spazi web illeciti nella black list per inibirne l’accesso dal territorio italiano.
Particolarmente significativi sono i dati relativi ai casi di adescamento on line, con 401 eventi trattati, con un considerevole incremento di vittime d’età compresa tra 0-9 anni; 118 sono stati i minori denunciati all’autorità giudiziaria per condotte delittuose riconducibili al fenomeno del cyberbullismo e 412 i casi complessivamente trattati. Di particolare rilievo 14 operazioni condotte dagli Uffici territoriali della Specialità, coordinate dal Cncpo, di cui alcune svolte sotto copertura on line, e scaturite da segnalazioni pervenute nell’ambito dell’attività di cooperazione internazionale svolta dal Centro.
Per quanto riguarda il contrasto dei reati contro la persona in rete, sono stati trattati 1.772 casi, arrestate 10 persone e indagati 378 responsabili di aver commesso estorsioni a sfondo sessuale, stalking, molestie, minacce e ingiurie. In relazione al reato di diffamazione on line sono stati trattati 2.227 casi e indagate 901 persone.
Risulta in costante aumento l’attività di contrasto al revenge porn, con 126 casi trattati e 59 indagati. Grande impegno è stato dedicato anche al contrasto dei reati d’incitamento all’odio, con particolare attenzione per gli atti intimidatori posti in essere nei confronti dei giornalisti.
Si registra la continua crescita delle truffe on line: sono state ricevute e trattate oltre 93.300 segnalazioni che hanno consentito di indagare 3.860 persone. Si è evidenziato un significativo aumento del fenomeno delle truffe legate al trading on line; sono stati infatti trattati 358 casi con oltre 20 milioni di euro sottratti alle vittime. Molti utenti, allettati dalla prospettiva di facili guadagni derivanti da investimenti sicuri, sono caduti nella rete di abili truffatori e finti intermediari finanziari, investendo centinaia di migliaia di euro.
La Sala Operativa del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche ha gestito, a livello nazionale, 509 attacchi a sistemi informatici di strutture nazionali di rilievo strategico, 69 richieste di cooperazione nel circuito High Tech Crime Emergency e avviato 103 indagini con 105 persone indagate. Intensa l’attività di prevenzione con la diramazione di 83.416 alert. Con riferimento al financial cybercrime le statistiche fanno registrare 4.294 casi nazionali. Nonostante la difficoltà operativa di bloccare e recuperare le somme frodate, dirottate soprattutto verso Paesi extraeuropei (Cina, Taiwan, Hong Kong), grazie alla versatilità della piattaforma Of2cen (On line fraud cyber centre and expert network) per l’analisi e il contrasto avanzato delle frodi del settore, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha potuto bloccare e recuperare alla fonte 20.046.240,51 euro, su una movimentazione complessiva di 33.186.673,91 euro.
Sono in corso attività di cooperazione internazionale finalizzate al recupero delle restanti somme. Inoltre, a seguito dell’adesione a campagne internazionali ad alto impatto come Emma 6 (European Money Mule Action), coordinata dal Servizio Polizia Postale con la collaborazione di 21 Paesi europei e di Europol, sono state identificate, in qualità di money mules e promotori dell’attività criminale 227 persone in Europa e indagati 109 soggetti nel territorio nazionale.
Le transazioni fraudolente sono state 744, per un totale di circa 9 milioni di euro, di cui circa 3,6 bloccati e/o recuperati grazie alla piattaforma Of2cen per la condivisione delle informazioni. In materia di cyberterrorismo sono state denunciate 18 persone, di cui 1 tratta in arresto. Sono stati, altresì, visionati 37.081 spazi web, per individuare contenuti di propaganda islamica, in 85 casi sono stati rilevati contenuti illeciti.
Il portale del Commissariato di Ps on line ha evaso 25.952 richieste d’informazione, ha ricevuto 56.532 segnalazioni e gestito 11.991 denunce. Particolare attenzione è stata rivolta al fenomeno della disinformazione, amplificato dall’emergenza Covid-19, che ha visto la proliferazione delle fake news, a fronte delle quali sono stati predisposti 137 specifici alert.
Nel 2020 sono state identificate 2.576.624 persone, di cui 765 arrestate e 9.649 indagate a piede libero, nonché sono stati sequestrati 4.027 gr di cocaina, 2.592 gr di eroina e 62.164 gr di hashish. In campo amministrativo sono state elevate 10.229 sanzioni, di cui 2.469 per violazione al D.P.R. n. 753/1980 (Nuove norme in materia di polizia, sicurezza e regolarità dell’esercizio delle ferrovie e di altri servizi di trasporto).
Sono stati quindi impegnati 4.080 operatori della Polizia Ferroviaria per garantire la sicurezza di milioni di persone che ogni giorno utilizzano 9.000 treni (che circolano su oltre 17.000 Km di rete ferroviaria) e frequentano le 2.500 stazioni dislocate sul territorio nazionale. Inoltre, sono stati effettuati 205.670 servizi di vigilanza nelle stazioni, 25.635 pattugliamenti lungo le linee ferroviarie, 24.982 servizi di scorta a bordo di 52.041 treni, 1.330 controlli straordinari all’interno delle aree ferroviarie.
Il dispositivo approntato ha portato a significativi decrementi: furti -52%, rapine -1%, danneggiamenti convogli e impianti ferroviari -28%, lancio oggetti da e verso i convogli in movimento -15%. In particolare, il costante impegno nel contrasto ai furti di rame in ambito ferroviario ha consentito un’ulteriore diminuzione del fenomeno (-42% gli eventi furto e -55% le quantità sottratte). Sono stati 1.723 i controlli ai rottamai con il recupero di 49 tonnellate di rame di provenienza illecita. Da segnalare, inoltre, che la Polizia Ferroviaria, nella sua caratteristica attività di prossimità, ha salvato 458 persone colte da malore e 93 con intenti suicidi e ha rintracciato 624 persone scomparse, di cui 541 minori.
In campo internazionale la Specialità ha continuato l’attività di scorta congiunta sui treni transfrontalieri ed intensificato la collaborazione all’interno dell’associazione Railpol per lo scambio di esperienze utili ad elevare gli standard di sicurezza ferroviaria in una dimensione transnazionale. Sono proseguite le iniziative di educazione alla legalità in ambito ferroviario: 277 gli incontri (in presenza e mediante lezioni da remoto) effettuati dal personale della Specialità durante l’anno per un totale di 23.662 studenti raggiunti.
Con 485.031 pattuglie di vigilanza stradale, sono state contestate 1.615.085 infrazioni al codice della strada, controllati con etilometri o precursori 624.598 conducenti, di cui 8.797 sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica e 859 denunciati per guida sotto l’effetto di stupefacenti. La Polizia Stradale ha anche rilevato 473 incidenti stradali con esito mortale (504 le vittime), 12.947 incidenti con lesioni (19.198 i feriti).
Nel 2020 la Polizia Stradale ha contribuito con attività di prevenzione e sensibilizzazione, al fine di raggiungere l’obiettivo fissato dall’Unione Europea della riduzione del 50% del numero delle vittime sulla strada entro il 2020 (i dati sono in corso di verifica). A questo si aggiunge la riduzione del 50% dei feriti gravi entro il 2030 per poi raggiungere il traguardo zero vittime fissato per il 2050. Nel corso del 2020 l’attività della Polizia Stradale, sia nel rilevamento degli incidenti stradali sia nell'esecuzione di servizi speciali, ha risentito dell'emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19.
Infatti, da un lato il fenomeno infortunistico ha fatto registrare un sensibile decremento dei valori quale conseguenza naturale dei divieti progressivamente imposti anche alla mobilità di persone e veicoli. Dall’altro, in concomitanza con i divieti sono stati temporaneamente sospesi tutti i servizi speciali, ripresi nel giugno 2020, mentre le pattuglie della Polizia Stradale sono state impiegate per garantire l'attuazione delle disposizioni delle Autorità provinciali di pubblica sicurezza in merito alle misure straordinarie di contenimento della diffusione del Covid-19.
Le Squadre Tifoserie delle Digos, coordinate a livello centrale dalla II Divisione del Servizio Affari e Informazioni Generali della Dcpp, hanno l’obiettivo di monitorare il fenomeno ultras italiano (con particolare riferimento alle infiltrazioni politiche estremiste) e reprimere i comportamenti violenti durante le manifestazioni sportive. Nel 2020 hanno arrestato 49 supporter, denunciandone 694.