Benedetto XVI, a otto anni dalla data in cui la sua rinuncia al Papato, spiega la sua scelta
"È stata una decisione difficile. Ma l’ho presa in piena coscienza, e credo di avere fatto bene. Alcuni miei amici un po’ 'fanatici' sono ancora arrabbiati, non hanno voluto accettare la mia scelta. Penso alle teorie cospirative che l’hanno seguita: chi ha detto che è stato per colpa dello scandalo di Vatileaks, chi di un complotto della lobby gay, chi del caso del teologo conservatore lefebvriano, Richard Williamson. Non vogliono credere a una scelta compiuta consapevolmente. Ma la mia coscienza è a posto". Lo afferma il Papa emerito Benedetto Ratzinger in un colloquio con il 'Corriere della Sera' a otto anni dalla sua decisione di ritirarsi.
E in merito a quella decisione Ratzinger tiene a ribadire che "il Papa è uno solo", 'battendo - si legge sul quotidiano - debolmente il palmo della mano sul bracciolo: come se volesse dare alle parole la forza di un’affermazione definitiva".
Parlando del presidente del Consiglio Mario Draghi, Ratzinger dice di sperare che "riesca a risolvere la crisi. È un uomo molto stimato anche in Germania". Il Papa emerito fa riferimento anche a Sergio Mattarella, affermando di conoscerlo meno del predecessore, Giorgio Napolitano: "Come sta?", chiede.