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Scontri a Bologna, il sindaco Lepore: "Atti vandalici contro Sinagoga"

Scene di guerriglia urbana durante il corteo per Ramy, Lepore: "Fatto di enorme gravità, non manifestazione politica ma devastazione". La comunità ebraica: "Non vandalismo, ma attacco mirato e programmato"

Bologna, cassonetti incendiati durante gli scontri al corteo per Ramy - Fotogramma
Bologna, cassonetti incendiati durante gli scontri al corteo per Ramy - Fotogramma
12 gennaio 2025 | 11.56
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Nel corso degli scontri seguiti al corteo per Ramy Elgaml, che ha visto il ferimento di 10 agenti, vandalizzata nella notte a Bologna anche la Sinagoga della città. A denunciarlo è il sindaco della città, Matteo Lepore.

''Particolare preoccupazione va espressa per gli atti vandalici e le minacce contro la Sinagoga di Bologna, per la quale esprimo la mia solidarietà alla comunità ebraica. Sin dal primo momento il personale di Hera e della Polizia locale è intervenuto a supporto della situazione e per tutta la notte si è lavorato per ripulire e sistemare i danni causati. Un lavoro che continuerà anche nella giornata di domenica'', ha denunciato Lepore.

''Voglio ringraziare tutto il personale delle forze dell’ordine intervenuto questa notte, anche perché ha dovuto lavorare in condizioni davvero complesse e pericolose, per tutelare l’incolumità di persone e cose. Hanno agito con grande professionalità e senso del dovere - aggiunge -. A loro vanno il nostro sostegno e la nostra gratitudine. Nonostante i proclami di chi sulla rete ha promosso questo raduno violento, non vi è stata nessuna manifestazione politica ma solo devastazione. Un fatto di enorme gravità. A nome dei cittadini bolognesi chiedo che i responsabili vengano individuati, anche perché molte sono le immagini a disposizione. Come Amministrazione denunceremo e chiederemo i danni. Non ci sono cause giuste per devastare Bologna. Infine, faccio appello a tutti a mantenere la calma. Le istituzioni affronteranno unite quanto è successo”.

Comunità ebraica: "Vandalismo? Era attacco mirato e programmato"

''Più che di atti vandalici forse dobbiamo parlare di attacco mirato e programmato alla comunità ebraica bolognese. Forse bisogna usare le parole giuste. E' ovvio che se la firma è 'Giustizia per Gaza' c'è una matrice molto chiara dietro a questa espressione violenta che c'è stata ieri sera'', dice all'Adnkronos il presidente della Comunità ebraica di Bologna, Daniele De Paz, sui disordini avvenuti ieri sera a Bologna. In via de Gombruti sono apparse diverse scritte in solidarietà a Ramy, sono state divelte le transenne di un cantiere e il materiale che era all’interno è stato sparso in strada.

''Stiamo parlando di una strada sostanzialmente non frequentata, una piccola strada che è il retro dell'edificio della comunità ebraica di Bologna, su cui si affacciano le residenze tra cui quella del rabbino e la segreteria - spiega -. Via dei Gombruti è stata bloccata con transenne, materiale edile, wc chimici. Poi davanti al civico della comunità ebraica hanno scagliato bombe carta, razzi, materiale edile come mattoni''.

Il presidente della Comunità ebraica di Bologna chiede poi al sindaco Lepore di rimuovere la bandiera della Palestina fissata sul palazzo del Comune: ''Mesi fa il sindaco di Bologna ha esposto la bandiera palestinese e la tiene fissa su una delle finestre del palazzo del Comune di Bologna, in centro città. Questa bandiera è ancora lì. Siamo l'unica città in Italia che espone una bandiera palestinese sul Comune e non nascondo che da quando questa bandiera è esposta ovviamente si sono affrancate una serie di situazioni di enorme tensione rispetto a quello che è il conflitto e la posizione sul conflitto in Medio Oriente''.

''Non ultima la manifestazione per la pace del 1 gennaio a cui abbiamo scelto di non partecipare - dice -. Questa bandiera comunque definisce e avalla una serie di risposte, di reazioni e di azioni nei confronti anche della comunità ebraica molto preoccupanti. E il rischio più grosso è che si perda il controllo di questo gesto''.

''Il sindaco esprime solidarietà e noi la accogliamo ma il tema è che dietro questa azione ci sono delle responsabilità e bisogna riuscire a rimettere un equilibrio rispetto a queste azioni, altrimenti continueranno a manifestarsi - sottolinea -. La comunità ebraica nella sua essenza in realtà che responsabilità ha sul conflitto israelo-palestinese? Così si genera un problema molto più grosso, che ovviamente è stato segnalato al sindaco più volte, come più volte gli abbiamo chiesto di rimuovere quella bandiera che è ancora lì e che mette un ok su determinate espressioni. Per questo richiedo con forza che la bandiera palestinese venga rimossa: il che non significa non poter argomentare o discutere quello che è l'effetto del conflitto tra Israele e Hamas ma la discussione va fatta e messa in atto senza una presa di posizione, perché questa presa di posizione mette in difficoltà tutti e oggi rischia di mettere in pericolo l'incolumità pubblica''.

Guerriglia urbana al corteo per Ramy, 10 agenti feriti

Sono dieci gli appartenenti alle forze dell'ordine rimasti feriti ieri sera nel corso dei disordini che si sono verificati al corteo pro Ramy di Bologna. Al momento sono due i manifestanti denunciati ma sono in corso ulteriori indagini.

Si tratta di un 23enne, che è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, porto oggetti atti ad offendere aggravato, omesso preavviso manifestazione e travisamento e di un 30enne accusato di resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale, omesso preavviso e travisamento. Durante il corteo ieri sera si sono verificati lanci di bottiglie, bombe carta e fumogeni. In città si sono viste scene di guerriglia urbana con dehors distrutti e cassonetti rovesciati e incendiati.

Da La Russa a Calderoli, le reazioni

"Esprimo ferma e totale condanna per i gravissimi episodi di violenza avvenuti a Roma e a Bologna, dove numerosi delinquenti hanno lanciato bombe carta contro un commissariato, aggredito le forze dell'ordine e assaltato una sinagoga. Nessuna giustificazione, nessuna tolleranza è ammissibile per questi episodi, che purtroppo continuano a ripetersi con preoccupante regolarità", scrive intanto sui social Ignazio La Russa, Presidente del Senato. "Ai sindaci di Roma e Bologna, alle Forze dell'ordine e alla comunità ebraica va la vicinanza mia personale e quella del Senato della Repubblica", conclude.

"I gravi incidenti avvenuti venerdì a Torino, con l'assalto a un commissariato di Polizia, e ieri a Roma, con otto agenti feriti dai soliti violenti di piazza, e le gravi devastazioni di Bologna, con danni al centro storico e addirittura una sinagoga assaltata, sono l'apice di un vortice di violenza e di antisemitismo cui assistiamo da ormai troppe settimane". Lo afferma il senatore della Lega Roberto Calderoli, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie. "Sono mesi", rimarca Calderoli, "che a Milano ogni sabato manifestanti organizzati inneggiano con cori anti sionisti contro gli ebrei, contro Israele e il popolo ebraico, contro personaggi simbolo della lotta all'antisemitismo come la senatrice Liliana Segre, più volte offesa e minacciata. Da dicembre - dal tragico episodio che ha portato al Corvetto alla morte del giovane Ramy, tragedia che addolora tutti - si sta utilizzando il pretesto di questo fatto di cronaca per mettere a ferro e fuoco Milano e altre città e soprattutto per insultare e poi aggredire le forze dell'ordine, con un crescendo di organizzazione e violenza che non può non inquietare".

"Cosa sta succedendo? Ribadisco quanto ho già detto a riguardo negli ultimi mesi: sta tirando una brutta aria, antisemita, razzista, violenta, un clima che mi preoccupa e ancora una volta mi domando se dietro non ci possa essere una regia. Da parte mia", prosegue l'esponente leghista, "solidarietà totale alle nostre forze dell'ordine, cui va sempre la mia fiducia e gratitudine per il difficile lavoro che svolgono e per i rischi che affrontano, e a riguardo penso al carabiniere eroe che a capodanno ha sventato una strage nel riminese, e solidarietà anche alla comunità ebraica, sempre nel mirino. Intanto per queste violenze di Torino di tre giorni fa e di ieri a Bologna e Roma mi auguro che i responsabili siano identificati e perseguiti come le nostre leggi prevedono", conclude il Ministro.

"L'aggressione alla Sinagoga di Bologna da parte di decine di persone con volto trafelato e in passamontagna, probabilmente le stesse che poco prima avevano attaccato un Commissario della Polizia di Stato, costituisce un fatto di estrema gravità che deve essere condannato da tutte le forze politiche e che segna una pericolosa escalation nel clima di violenza e antisemitismo crescente che si sta registrando in Italia", dichiara quindi il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Galeazzo Bignami.

"Esprimo la mia più profonda vicinanza e solidarietà verso la Comunità ebraica di Bologna i cui esponenti stanno sopportando da tempo un clima di intimidazione ed odio alimentato anche da istituzioni locali incapaci di collaborare ad un clima di dialogo e pace sempre più necessario", conclude Bignami.

"Le violenze a Torino, Roma, Milano e Bologna perpetrate contro le Forze dell'Ordine non sono casuali. Avvengono tutte in città amministrate dalla sinistra e sono tutte e quattro città dove sono presenti e radicati centri sociali e collettivi che da tanto tempo sono sostenuti dalla sinistra, anche comunale. Sono il frutto di quanto hanno seminato", l'accusa del senatore di Fratelli d'Italia Marco Lisei.

"A Bologna - prosegue l'esponente di Fdi - Lepore addirittura ha all'interno della maggioranza rappresentanti di queste realtà, non è quindi un caso che questi fatti accadano in quelle città. Tra l'altro a Bologna hanno attaccato la Sinagoga, fatto gravissimo, ed anche qui non si può ignorare che come poco tempo fa il Sindaco Lepore esponesse la bandiera palestinese come un tifoso dello stadio. La tragica morte di Ramy è quindi solo l'ennesimo pretesto: oggi è Ramy, ieri erano le manifestazioni pro-Pal. Ogni occasione è buona per seminare terrore e violenza contro i cittadini, contro lo Stato, contro le Forze dell'Ordine, rivolgo loro vicinanza, solidarietà e ringraziamento per quanto fanno ogni giorno. I partiti di sinistra parlamentare non solo devono condannare questi fatti, ma iniziare con i fatti a staccare la spina a questi soggetti pericolosi e smetterla con la favola del governo autoritario, favola che non fa altro che alimentare questi episodi di violenza", conclude Lisei.

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