Assume anche le deleghe per il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr
Tommaso Foti ministro per gli Affari europei al posto di Raffaele Fitto, entrato formalmente in carica ieri come vicepresidente della Commissione Ue con delega a Riforme e coesione. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto oggi al Quirinale, il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni e ha firmato il decreto con il quale vha accettato le dimissioni rassegnate dall'onorevole Fitto. Con lo stesso decreto, su proposta del presidente del Consiglio, è stato nominato ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, l'onorevole Foti.
Subito dopo il nuovo ministro -riferisce un comunicato del Quirinale- ha prestato giuramento nelle mani del Presidente Mattarella alla presenza, in qualità di testimoni, del segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, e del consigliere militare del Presidente della Repubblica, Gianni Candotti. Presene anche il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.
"Tommaso Foti ha giurato da ministro nelle mani del Presidente Mattarella e a lui desidero rivolgere le più sentite congratulazioni, mie personali e di tutto il Governo. Tommaso è un politico di grande esperienza e capacità, tra le migliori risorse di cui Fratelli d'Italia dispone oggi. Ha una lunga carriera parlamentare alle spalle e, da capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, ha saputo dimostrare in questa legislatura il suo valore e la sua competenza, guidando il principale partito di maggioranza a Montecitorio. È un militante, appassionato e coerente, che ha dedicato fin da giovanissimo la sua vita al servizio della sua comunità e della Nazione", ha detto la premier Giorgia Meloni.
"Il ministro Foti raccoglie il testimone di Raffaele Fitto, neo Vicepresidente Esecutivo della Commissione europea, e io sono certa che saprà lavorare con la sua stessa determinazione e la sua stessa meticolosità. Per il bene dell'Italia e degli italiani", conclude la presidente del Consiglio.
Si apre ora la partita del capogruppo di Fdi alla Camera. Partita complicata, visto che il cambio di ruolo per Foti arriva nel pieno della fase finale dei lavori parlamentari sulla manovra economica, con le frizioni tra gli alleati di maggioranza che hanno finora accompagnato la legge di bilancio.
Potrebbe salire di grado Augusta Montaruli, vicecapogruppo e già sottosegretaria all'Università dell'attuale esecutivo, costretta a dimettersi dopo la condanna definitiva per peculato nell'inchiesta sul presunto uso improprio dei fondi dei gruppi consiliari della Regione Piemonte dal 2010 al 2014. Ma in realtà, riferiscono fonti autorevoli all'Adnkronos, è più probabile che Montaruli resti vice, e che al posto di Foti subentri un altro fedelissimo della premier.
Chi conosce bene le dinamiche interne di via della Scrofa escluderebbe dalla corsa Giovanni Donzelli, che resterebbe saldamente alla guida dell'organizzazione del partito: in queste ore starebbero invece salendo le quotazioni di un altro deputato considerato molto vicino a Meloni, Galeazzo Bignami, che dovrebbe lasciare libero il posto di viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti.