Alle elezioni europee "succederà di tutto, ho già messo l'elmetto"
"L'effetto Sardegna dobbiamo ancora vederlo perché non si è ancora capito come è finita, io sono molto ottimista francamente...". Con queste parole Giorgia Meloni sostiene la ricandidatura di Marco Marsilio alla guida dell'Abruzzo. "Cinque anni Marco ha fatto un'impresa, essere il primo presidente di regione di FdI - ha detto la presidente del Consiglio e leader di Fratelli d'Italia -. Oggi mi piacerebbe che facesse un'altra impresa, essere il primo presidente nella storia dell'Abruzzo a essere riconfermato per un secondo mandato". "Noi stiamo affrontando un contesto non facile, ma lo facciamo con risultati che ci incoraggiano ad andare avanti e che sono anche figli della nostra compattezza". "Voi non potete immaginare quanto per me sia importante, in una vita fatta tutta di problemi da risolvere e aerei da prendere, ogni tanto tornare qui e riprendere dalla piazza la benzina di cui ho bisogno per andare avanti fino alla scadenza successiva".
"In Italia ci sono due realtà. Quella che raccontano i giornali di sinistra, che in realtà è un racconto dei loro sogni in cui noi stiamo sempre a litigare e per questo andremo presto a casa, e poi c'è la realtà dei fatti". "Questo è un governo che procede veloce nelle sue decisioni", ha rimarcato la presidente del Consiglio.
''Confesso che siamo saliti sul palco per fare la foto perché qui non siamo sicuri che il tempo terrà. Allora io voglio dire solo una cosa: nel caso in cui venisse il diluvio universale e non riuscissi a fare la mia parte di comizio, tutte le volte che vengo a Pescara, quando salgo sul palco piove. Però, attenzione, perchè l'ultima volta che è successo erano le elezioni politiche e io sono diventata presiedente del Consiglio...''. Piove a dirotto e la premier sale sul palco e con microfono alla mano ci tiene a spiegare che la pioggia può mettere a rischio gli ultimi interventi, quelli di Matteo Salvini e il suo. Il presidente di FdI però non è preoccupata, anzi, considera l'acquazzone un segno benaugurante per la vittoria finale alle regionali, memore dell'acqua che funestò il suo comizio quando poi vinse le politiche che l'hanno portata a palazzo Chigi per la prima volta.
''Quindi, se piove, tutto sommato, non sarà una cattiva cosa, vi voglio bene'', commenta Meloni, che raggiunge il centro del palco per farsi una foto selfie con Salvini, Tajani, Cesa e Lupi. "Non c'è niente che ci fa paura" perché "fino a quando ci saranno gli italiani a sostenerci, possono fare tutto quello che vogliono ma noi non molleremo mai".
Le prossime elezioni europee "sono il vero timore di tutti", e il timore "è che questa maggioranza venga confermata. Succederà di tutto, io ho già messo l'elemetto", dice la premier. "Vinceremo anche questa battaglia", assicura l'inquilina di Palazzo Chigi.
Noi del centrodestra "stiamo insieme per scelta, non per interesse", dice Giorgia Meloni durante il comizio per le regionali a Pescara. "In questa campagna elettorale - prosegue la leader di FdI - ho visto cose incredibili, Conte che diceva che non era alleato con Renzi, Renzi che diceva che non è alleato con Conte. Sono tutti alleati ma si vergognano a dirlo". Meloni ricorda, poi, che quest'anno "il centrodestra compie 30 anni: governiamo insieme la nazione e molte regioni e lo facciamo perché la nostra visione di fondo è compatibile", sottolinea.
Bisogna "fare molta chiarezza su quello che scopriamo in queste ore dai giornali, da un'inchiesta secondo la quale ci sono funzionari dello Stato italiano che fanno dossieraggi ad personam per passare le notizie ad alcuni giornali, segnatamente al giornale di De Benedetti". "Vogliamo sapere chi sono i mandanti - ha rimarcato la premier e leader di FdI- perché questi sono metodi da regime".
Priorità del governo "sarà il rinnovo dei contratti delle forze dell'ordine: non ci si può ricordare di loro solo quando si deve insultare", ha detto Giorgia Meloni in un passaggio del suo intervento dal palco di Pescara. "Vergogna a chi dice che si deve sputare addosso alle forze dell'ordine. Gente così non può rappresentare le istituzioni della Repubblica", ha rimarcato poi la premier, citando le parole di una consigliera comunale del Movimento 5 Stelle.