Il candidato del centrosinistra ha risposto alle domande relative all'indagine di Adnkronos, stilando le priorità del suo impegno in Regione
"La prima azione che farò, se verrò eletto, sarà contattare la presidente del Consiglio per una svolta sul post-alluvioni, serve un cambio di passo su ricostruzione e prevenzione e le chiederò di attribuirmi poteri e responsabilità da Commissario per l’emergenza e le risorse necessarie. È urgente mettere fine alle polemiche politiche e lavorare insieme, Governo e Regione, per mettere in sicurezza il territorio". Lo sottolinea Michele de Pascale, candidato della coalizione di centrosinistra alla presidenza dell'Emilia-Romagna, rispondendo alle domande dell'Adnkronos formulate sulla base della ricerca realizzata con la collaborazione dell'agenzia Social Data, che ha analizzato le conversazioni e i commenti pubblicati dagli utenti emiliani e romagnoli sui social network nel periodo di campagna elettorale.
Ed è proprio il tema che riguarda l'ambiente, con quasi 400mila interazioni, ad aver catalizzato l'attenzione dei cittadini, sottolineando l'interesse della popolazione per i cambiamenti climatici. Un tema su cui Michele de Pascale sembra avere le idee chiare: "Sulla sicurezza territoriale e il contrasto al dissesto idrogeologico abbiamo fatto cinque proposte molto concrete che invertono il paradigma. Primo, come detto, che dopo le elezioni il Governo nomini subito il nuovo Presidente della Regione a Commissario come referente unico dell’emergenza. Secondo che la Regione adegui i suoi strumenti per intervenire e quindi ricostituisca un'agenzia dedicata esclusivamente alla sicurezza del territorio e al contrasto al dissesto ideologico".
"Terzo punto - ha proseguito de Pascale - la realizzazione di un piano straordinario di manutenzione e pulizia radicale di tutti i corsi d'acqua. Quarta proposta è l’immediata partenza di cantieri per realizzare quelle opere strategiche che aumentino da subito in maniera strutturale la sicurezza del territorio, senza aspettare che venga approvato, come purtroppo il Governo ha imposto di fare dopo l’alluvione, il piano speciale di 600 pagine che darà i suoi effetti e i suoi frutti in tempi troppo lunghi e incompatibili con la situazione che stiamo vivendo. Ultimo punto, ma non meno importante, sburocratizzazione degli indennizzi e aumento del tetto per il rimborso dei beni mobili ad oggi totalmente insufficiente".
Per quanto riguarda la sanità e la salute pubblica - temi che hanno visto un forte sentiment negativo nell'area emiliana di Parma, Reggio Emilia e Modena - il candidato del centrosinistra ha detto che "serve una battaglia istituzionale per l'aumento delle risorse. Parallelamente abbiamo proposto un progetto di autoriforma innovativo e partecipato, partendo dalle politiche di prevenzione. La riorganizzazione della rete territoriale è al centro della nostra proposta, incluso un nuovo accordo con i medici di medicina generale, oltre a una gestione più solida del sistema ospedaliero regionale". Infine, de Pascale propone "azioni specifiche per la riduzione delle liste d’attesa e un piano importante di valorizzazione delle professioni sanitarie, poiché le attuali condizioni di lavoro, in particolare degli infermieri, sono inaccettabili e insostenibili. Inoltre, intendiamo investire significativamente nel fondo regionale per la non autosufficienza, che attualmente è il più alto d'Italia, ma non più sufficiente".