"Lo sforzo per valorizzare i beni confiscati alla mafia finalmente ha fatto un salto di qualità e quantità. In un anno abbiamo attivato un numero di proposte quasi equivalente a quelle gestite negli ultimi quindici anni. Il bando per accedere alle risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dal valore di 250 milioni di euro, si è chiuso con una partecipazione superiore a ogni previsione: 528 richieste, a cui vanno aggiunte 77 domande rivolte alla partecipazione alla procedura negoziata che assegnerà ulteriori 50 milioni di euro". Così il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna commenta i risultati del bando per la valorizzazione dei beni confiscati alla mafia.
"Non ci sarà difficoltà a raggiungere il target concordato con la Commissione europea, pari a 200 beni valorizzati entro giugno 2026” aggiunge Carfagna. "Restituire alle città un numero così significativo di imprese, - conclude il ministro- attività agricole e commerciali, edifici magari trasformati in asili nido o case-rifugio secondo una delle premialità riconosciute dal bando, non significa solo metterle a valore. Significa dire alle mafie: lo Stato è tornato, i beni che avete sottratto alla comunità degli italiani vengono restituiti a chi sa e può gestirli nella legalità".