Il presidente della Figc: "Siamo molto preoccupati di questa situazione"
"La Juve è sempre stato un modello. Ma ci sono norme, ci sono regole e vanno applicate in modo rigoroso". Gabriele Gravina, presidente della Figc, si esprime così sulla sentenza della Corte d'appello federale che ha penalizzato la Juventus di 15 punti per il caso plusvalenze. Il tema è al centro di un dibattito, che non riguarda solo lo sport, nel quale si invocano provvedimenti e interventi per definire il quadro normativo. "Abbiamo bisogno di alcuni interventi del governo italiano. Non spetta a me dare suggerimenti all'attività del governo, ci sono ministri preposti. Ma mi aspetto un aiuto, uno scambio di riflessione. Noi siamo aperti, vogliamo risolvere questo problema", dice Gravina dopo la riunione del Consiglio federale. "Io oggi non intravedo grossi strumenti a disposizione. A livello Uefa stiamo lavorando, io ho fatto una proposta di prendere in considerazione solo il valore oggettivo presente in quel determinato momento storico nel bilancio delle società".
"Sarei un folle nel pensare che una situazione di questo tipo possa generare qualsiasi forma di soddisfazione. Sarei un masochista", dice riferendosi alla vicenda della Juventus. Il club bianconero "ha sempre rappresentato un modello nell’ambito economico, nell'ammodernamento delle strutture, nelle infrastrutture, nel lanciare in modo deciso il progetto di sviluppo del calcio femminile, sul tema delle seconde squadre. Sarei un folle a gioire con una mia società in una situazione di questo tipo".
"Ma ci sono norme, ci sono regole e vanno applicate in modo rigoroso. Siamo molto preoccupati di questa situazione. È arrivato il momento di mettere punti fermi in questo terreno che è molto minato. Emerge uno spaccato del nostro mondo leggendo le motivazioni della sentenza che non dà una immagine omogenea e particolarmente rispettosa di alcuni principi morali ed etici. Lungi da me esprimere giudizi della colpevolezza o meno, che spetta agli organi di giustizia nei quali noi crediamo: rispetteremo qualunque giudizio. Mi stupisce che si attacchi ad alcuni formalismi che creano un po’ di preoccupazione".
"Caso plusvalenze?