Il discorso di Bergoglio all’Udienza Generale
Un appello ai genitori affinché non condannino i figli omosessuali. E' quello lanciato da Francesco all’Udienza Generale di questa mattina nell’Aula Paolo VI, dove incontra i gruppi di pellegrini e fedeli provenienti da ogni parte del mondo. "Penso ai genitori davanti a problemi dei figli... figli con tante malattie, figli ammalati, con patologie permanenti, quanto dolore lì. Genitori che vedono orientamenti sessuali diversi nei figli, e come gestire questo e accompagnare i figli e non nascondersi in atteggiamento condannatorio. Genitori - ha sottolineato Bergoglio parlando a braccio- che vedono i figli che se ne vanno per una malattia e anche più triste, lo leggiamo tuti i giorni sui giornali, ragazzi che fanno delle ragazzate e finiscono in incidente con la macchina".
"I genitori - ha aggiunto - che vedono i figli che non vanno avanti nella scuola e non sanno come fare. Tanti problemi dei genitori, pensiamoci come aiutarli e a questi genitori dico 'non spaventatevi'. Sì c’è dolore, tanto, ma pensate al Signore, pensate come ha risolto i problemi Giuseppe e chiudete a Giuseppe che vi aiuti. Mai condannare un figlio"
"Quando andavo in bus e passavo davanti al carcere, e c'era la coda della persone per le visite ai carcerati, c'erano anche le mamme lì. Mi facevano tanta tenerezza". Quelle mamme che "davanti a un problema del figlio che ha sbagliato non lo lascia solo. Un coraggio di mamma e papà che accompagnano i figli sempre", ha concluso il Papa.