"Sono fiero della sua resistenza e del suo coraggio e incredibilmente meravigliato perché Patrick Zaki non ha mai mancato di pensare all'Italia, di occuparsi di altri prigionieri, è un modello di difensore dei diritti che tutti ammiriamo". Lo ha detto all'Adnkronos Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International commentando la liberazione di Patrick Zaky. "Le immagini che arrivano dall'Egitto - dice - di sorrisi e abbracci che aspettavamo da 22 mesi ci stanno riempiendo di enorme emozione. Ha riacquistato la libertà seppur provvisoriamente, auspichiamo che diventi permanente".
Ma qual è stato per Riccardo Noury il momento più duro? "Sicuramente il periodo in cui, a causa della pandemia non solo le visite erano sospese ma per lui c'era un enorme rischio di contrarre il virus, dato che è asmatico. E anche quei 70 giorni trascorsi tra un'udienza e l'altra del processo. Anche l'udienza di lunedì arrivando, a 70 giorni dal rinvio e sembrava che non finissero mai". Non si sono ancora parlati i due. "No, per ora lo lasciamo in pace, Patrick deve riprendersi - dice Noury - nei prossimi giorni, anche indirettamente, vedremo. Adesso è importante che si riposi".