Per moltissimi alunni la scuola è appena finita o è agli sgoccioli, ma resta la spada di Damocle dei compiti per le vacanze. Se in questi giorni lo stesso ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Marco Bussetti, ha invitato gli insegnanti alla "moderazione" nell'assegnare temi, letture, versioni e problemi, il pediatra di Milano Italo Farnetani ribadisce tutta la sua contrarietà agli esercizi da fare durante l'estate. "Bambini e adolescenti non devono fare assolutamente i compiti durante le vacanze: le scuole chiudono non per mandare in ferie gli insegnanti, ma far riposare gli alunni", dice all'AdnKronos Salute.
"Per il loro benessere è necessario permettere loro di staccarsi completamente dallo stress legato all'apprendimento - assicura il pediatra, docente alla Libera Università degli studi di Scienze umane e tecnologiche di Malta - Studiare è utile e fondamentale, ma sempre faticoso; perciò far dimenticare la scuola per qualche tempo, riponendo libri e quaderni, è il modo più efficace per 'ricaricare le batterie', cioè risalire lo stress. E' inutile anche far fare pochi compiti: si abitua solo l'alunno a studiare svogliatamente. Nessuna paura, infine, che gli alunni dimentichino le nozioni acquisite - conclude il pediatra - perché le cose apprese da piccoli sono quelle più durature".