Tra le vittime anche bambini. L'opposizione: "E' la Giornata della vergogna delle Forze Armate"
Sale ancora il bilancio delle persone uccise dai militari e della polizia nelle 44 località del Myanmar dove si è protestato contro il golpe dei militari che oggi celebravano la 76esima giornata delle Forze Armate. Secondo quanto rende noto su Twitter Myanmar Now sono almeno 114 i civili uccisi, 40 dei quali a Mandalay e 27 a Yangon.
Un bilancio più pesante di quello che aveva diffuso l'Associazione per il sostegno ai prigionieri politici in Birmania, che aveva parlato di "almeno 90 persone uccise", con il totale di 423 dall'inizio delle proteste contro il golpe di febbraio. Un bilancio che comprende "l'uccisione documentata di bambini, studenti, giovani e civili", insieme a quello di oltre 3mila persone detenute.
L'opposizione democratica del Comitato in rappresentanza del Parlamento dell'Unione ha definito la giornata di oggi, in cui si è registrato il bilancio più sanguinoso della repressione, come "la Giornata della vergogna delle Forze Armate".