Non è chiaro se dovrà scontare la pena in carcere o potrà rimanere agli arresti domiciliari
Aung San Suu Kyi condannata a cinque anni di carcere per corruzione da un tribunale controllato dalla giunta militare al potere in Myanmar. Lo riferiscono fonti al corrente del procedimento giudiziario. Si tratta della prima sentenza relativa a 11 accuse di corruzione che l'ex leader birmana deve affrontare. Ciascuna delle accuse comporta una condanna potenziale a un massimo di 15 anni di reclusione.
Suu Kyi, che nega tutte le accuse, è stata giudicata colpevole per aver accettato una tangente di 600mila dollari in contanti e lingotti d'oro da un ex primo ministro. Ai giornalisti non è permesso seguire il processo.
Non è chiaro se Suu Kyi dovrà scontare la pena in carcere o potrà rimanere agli arresti domiciliari, come le è già accaduto per molti anni in passato, prima della breve parentesi democratica in Myanmar. Suu Kyi, arrestata il primo febbraio dello scorso anno poco prima del golpe militare, è già stata condannata a sei anni di carcere, dopo essere stata ritenuta colpevole di cinque imputazioni fra cui il possesso di walkie talkie e la violazione di restrizioni anti covid.