Tra le idee del sottosegretario all'Interno ''beni confiscati a criminalità per alloggi forze polizia'' e ''taser a poliziotti penitenziari e più videosorveglianza in carcere''
Un 'piano Marshall' assunzionale, miglioramento delle condizioni economiche con un occhio già al nuovo contratto e più supporto psicologico. Normative ad hoc più dure con nuovi decreti sicurezza per tutelare gli operatori dalle aggressioni e investire per estendere le dotazioni di difesa, come taser e body cam. Attenzione all'organizzazione, dai turni ai trasferimenti e investire nella formazione e nelle specializzazioni. Infine utilizzare i beni confiscati alla criminalità organizzata per aumentare il numero di alloggi a prezzi calmierati. Nicola Molteni, sottosegretario all'Interno leghista, ha le ''idee chiare'' su che cosa deve essere fatto ''per difendere chi ci difende'', ridurre quindi il disagio e contrastare il fenomeno dei suicidi tra gli appartenente alle forze dell'ordine e dei poliziotti penitenziari, ultimamente in aumento.
''Quello del disagio e dello stress delle forze dell'ordine - dice all'Adnkronos - è un tema delicato che tocca tutto il mondo sicurezza e difesa e che coinvolge anche gli agenti della polizia penitenziaria. E' un tema centrale e fondamentale al quale la politica non si può e non si deve sottrarre''.
Di qui, secondo Molteni, ''la necessità di investire per garantire il benessere delle forze dell'ordine deve essere la priorità: dobbiamo mettere i nostri uomini e le nostre donne in divisa nella condizione di poter operare nel modo migliore possibile, da un lato per essere più efficaci, dall'altro lato per evitare situazioni di disagio e di stress. Questa è la precondizione per avere più sicurezza sul territorio''.
''C'è un problema enorme di assunzioni - spiega il sottosegretario all'Interno - oggi noi abbiamo 99mila poliziotti. Da qui al 2030 ne andranno in pensione 40mila, quindi serve un piano Marshall assunzionale. La Legge Madia del 2015 che ha tagliato 10mila forze dell'ordine solo nella polizia è stata un disastro. La prima cosa da fare è quindi operare sul tema delle assunzioni, perché l'esigenza di sicurezza da parte dei territorio aumenta. Nel corso del covid le forze dell'ordine hanno svolto attività straordinarie e un lavoro immenso con turni massacranti e straordinari. Questo crea stress e disagio e serve quindi supporto psicologico. Il lavoro del comparto sicurezza e difesa è usurante''.
''Quest'anno - dice ancora Molteni - abbiamo chiuso il contratto 2019-2021, bisogna immediatamente lavorare per il nuovo contratto investendo sulla specificità del ruolo del poliziotto e mi riferisco alle tutele legali e sanitarie e alla previdenza complementare. Già nell'ultimo contratto abbiamo messo più soldi, dobbiamo metterne di più. Bisogna aumentare le tutele operative e sanitarie nei confronti delle forze dell'ordine''.
Secondo Molteni poi ''c'è un tema che influisce in maniera determinante sull'operatività'' ovvero quello ''delle aggressioni, 2.600 all'anno sono numeri spaventosi''. ''Dico sempre che chi mette le mani addosso a un poliziotto mette le mani addosso allo Stato. Noi nel decreto sicurezza 1 di Salvini avevamo iniziato a introdurre alcune norme a tutela e protezione del poliziotto, proprio perché è inaccettabile che il poliziotto che va in strada a fare tutela dell'ordine pubblico debba essere oggetto sistematico di aggressioni, violenze e minacce da parte di chi dovrebbe stare in piazza per manifestare. Quindi continueremo su questa strada per inasprire la normativa a tutela degli operatori. Sarà una delle prime cose che faremo con nuovi decreti sicurezza''.
E poi ovviamente, dice il sottosegretario, ''bisogna lavorare sull'organizzazione e penso al tema dei turni, degli straordinari, del turn over, al tema dei trasferimenti, per rendere il meno stressante e meno complicata e disagiata possibile l'attività dei nostri poliziotti''. Inoltre, spiega, ''nel programma della Lega ho inserito un aspetto che riguarda gli alloggi alle forze di polizia ovvero che i beni confiscati alla criminalità organizzata possano essere messi a disposizione per aumentare gli alloggi per le forze dell'ordine perché spesso non ci sono alloggi a prezzi calmierati''.
''Sono poi particolarmente orgoglioso delle dotazioni, penso al taser, strumento di difesa e non di offesa, che abbiamo messo a disposizione di polizia, carabinieri e guardia di finanza che fanno attività di controllo del territorio - aggiunge - Stiamo lavorando per estenderlo anche alle specialità della polizia come Stradale, Ferroviaria e polizia di frontiera. Le body cam, che per il momento abbiamo introdotto solo a chi fa ordine pubblico, vanno estese sia all'operatore sulle divise sia alle volanti perché diventa uno strumento di tutela e di protezione imprescindibile''. E parlando della situazione delle carceri aggiunge: ''Dobbiamo trovare le condizioni per estendere l'uso del taser, ora previsto solo per polizia, carabinieri e guardia di finanza anche alla polizia penitenziaria. Inoltre nelle carceri va implementata la videosorveglianza perché anche lì assistiamo ad atti di violenza inaudita nei confronti di chi indossa una divisa''.
''In una parola abbiamo le idee chiare su che cosa deve essere fatto per garantire i nostri uomini e le nostre donne in divisa perché dobbiamo difendere chi ci difende - sottolinea - Le forze dell'ordine difendono i cittadini noi però dobbiamo metterle nelle condizioni di fare bene il loro lavoro. Le forze di polizia italiane sono le migliori al mondo: dobbiamo investire nella formazione e nelle specializzazioni, perché abbiamo bisogno di uomini e donne in divisa altamente specializzati e formati''.
(di Giorgia Sodaro)