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Lucie e Luke Meier giocano con i contrasti e realizzano quella che a fine giornata si rivelerà come l'ultimo lavoro per il brand del gruppo Otb
Il diavolo si annida nei dettagli. Ed è proprio attraverso la lente dei dettagli che bisogna leggere la collezione di Jil Sander per il prossimo autunno-inverno. A partire dal primo, la location. Gli ospiti allo show entrano in una grande scatola nera, dove c’è buio pesto e qualche lampo di luce rossa. Qui Lucie e Luke Meier mandano in scena la loro proposta immaginata per trasformare l’oscurità in luce. Qualcuno tra gli invitati si interroga se questa non sia una metafora della loro ultima passerella per il marchio del gruppo Otb, vista l’elettricità palpabile nell’aria e i rumors che si rincorrono da mesi su un loro imminente addio. Renzo Rosso nel backstage loda il lavoro dei designer e parla del marchio come del “fiore alll’occhiello” del suo gruppo. Ma in serata arriva l'annuncio che conferma le indiscrezioni: Lucie e Luke hanno scelto di comune accordo con Otb di separare le proprie strade. E così la collezione si rivela il canto del cigno del talentuoso duo creativo.
Di fiore, se ne vede sbucare piu di uno dall’oscurità in sala. A partire da quelli stampati nella parte superiore di un abito lungo e asciutto, e subito inghiottiti da una colata di nero. E nera è anche la giacca di pelle con le borchie e gli occhielli in acciaio che punteggiano i capi in ogni dove: le scarpe e gli stivali a punta neri, bianchi e rossi. Lungi dall’essere girlish, fiocchi e nastri aggiungono una dimensione materica a un immacolato abito color crema, mentre piume e foglie spuntano dolcemente da una lana inglese.
La tensione tra opposti è ben visibile, così come la texture. E poi, dicevamo, i dettagli. Come i lunghi fili di paillettes che si trasformano in fitte frange, il kilt pantalone per lui, i ciondoli che penzolano dalle doppie cinture in vita o le broche argentate che chiudono elegantemente i colli delle giacche, i maxi bottoni metallici, elementi lingerie di pizzo che spuntano su maglioni e abiti o le piume che si muovono leggere sui vestiti. Una collezione non solo bella e ben fatta ma anche affascinante e misteriosa, che ammicca alla nostalgia ribelle e invertita della New Wave, alla libera appropriazione dei codici della tradizione.
I cappotti e i colletti in pelliccia dal bordo nero in shearling blu sono morbidi. E lo stesso vale per la maglieria in alpaca e cashmere intrecciata a mano, rimpicciolita o oversize. La costruzione di giacche e cappotti maschili gioca con il rigore, ma pur sempre gioca. “Qualunque cosa scateni l'immaginazione di Lucie e Luke si trasforma in un dolce desiderio di bellezza, fascino ed eleganza” dice la nota che accompagna lo show e sembra riassumere il sodalizio e il lavoro mirabile svolto in questi anni dai due stilisti per il marchio di Otb. (di Federica Mochi)