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Diesel, ode al denim: "Noi alternativa inclusiva e sostenibile al lusso"

La sfilata del brand di Otb ha un set con circa 15mila kg di scarti di denim, che saranno poi recuperati e riciclati. Renzo Rosso: "Siamo un vero iconico brand"

Tre look della collezione Diesel ss 2025
Tre look della collezione Diesel ss 2025
21 settembre 2024 | 18.32
LETTURA: 2 minuti

Circa 15mila chili di scarti di denim disposti su un'enorme passerella e su due colonne centrali accolgono gli ospiti della sfilata di Diesel, in uno spettacolare allestimento realizzato per presentare la primavera-estate 2025 firmata Glenn Martens. "C'è bellezza negli scarti, in quello che viene consumato e distrutto - racconta lo stilista, direttore creativo della maison del gruppo Otb -. E' nella circolarità degli scarti di denim, nel logorio, che si costruisce questa collezione. E' un elemento di rottura per Diesel: promuoviamo la circolarità nella nostra produzione tanto quanto spingiamo l'elevazione del design".

Gli scarti del denim vengono riutilizzati creando rotoli di denim, usati nel settore automobilistico e per l'isolamento e dopo la sfilata l'intero set verrà recuperato e riciclato. Più circolare di così..."Sono davvero contento perché è il coronamento di un lavoro che stiamo facendo con Glenn e tutto il team - dice all'AdnKronos il patron di Otb, Renzo Rosso -. Penso che stiamo portando Diesel ad essere un vero iconico brand e la vera alternativa al mondo del lusso, più inclusiva, democratica e ovviamente sostenibile".

'Welcome to Diesel, Diesel is denim' ripete dagli altoparlanti una voce ipnotica mentre in passerella sfilano modelli dallo sguardo alieno, in total look denim. Dei micro pantaloncini sono ricamati con frange lunghissime, una lunghezza che sarebbe impossibile da ottenere con un normale logorio. Il doppiopetto in pelle viene trattato per sembrare denim e indossato con jeans in denim distressed con cuciture frontali trapuntate e frange ricamate lungo le caviglie. Frange che sono anche la finitura di un abito sottoveste in denim chambray mentre felpe e canotte hanno scolli che sembrano consumati ma in realtà è un jacquard devoré.

Gli esperimenti con il denim non finiscono qui: un cappotto artigianale è composto interamente di rimanenze di rocchetti di filato denim, richiamando gli scarti in passerella. I jeans di denim sembrano arruffati ma sono goffrati. Dei jeans oversize sono Diesel Rehab Denim, realizzati a partire da 100% di cotone riciclato incorporando scarti della stessa produzione di jeans Diesel. Non mancano abitini trompe l'oeil seconda pelle, mentre le stampe bandana d'archivio sono riutilizzate per una serie di vestiti con nodi e drappeggi. Un'ode al denim e alla sua circolarità. Del resto, questo materiale è da sempre sinonimo di Diesel, e Glenn Martens sa farne punto di partenza e di arrivo, per una collezione dal sapore fortemente couture. (di Federica Mochi)

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