La faringite, meglio nota come 'mal di gola', è tra le patologie più frequenti delle alte vie respiratorie, trattata in genere con pastiglie che si sciolgono in bocca e spray per la gola, e "solo successivamente con terapia antibiotica perché passate le 24-48 ore la manifestazione da virale si trasforma in batterica, con la presenza di febbre” afferma Calogero Grillo, ex direttore della clinica Otorinolaringoiatria dell’Università di Catania. Ma oltre alle terapie tradizionali, oggi tra i nuovi prodotti sul mercato “troviamo l’acido ialuronico per le vie aeree superiori che viene aspirato dal paziente attraverso un nuovo device, simile ad un fischietto, da alcuni mesi disponibile in farmacia, più efficace e rapido dell’aerosol”, spiega.
“Si tratta di Dyfesa*, un dispositivo che utilizza un acido ialuronico in polvere, una molecola che ha la capacità di imbibirsi di acqua e di posizionarsi sulla mucosa della parete del naso, della gola fino alla laringe. È uno strumento comodissimo: si appoggia tra le labbra, e premendo sul dispositivo esce l’acido ialuronico in polvere che viene aspirata. Ad oggi Dyfesa è l'unico prodotto in Italia che impiega questo device (PillHaler) - tra l'altro brevettato, sia come dispositivo che come polvere e finalità di impiego. Il device permette alla polvere l’adesività alla parete. Chi soffre d'asma in genere è abituato a questo tipo di device, molto semplice da utilizzare. Dyfesa nell’arco di pochi secondi consente gli stessi vantaggi che si ottengono con l’aerosol dopo 20 minuti. Ma mentre l’aerosol vaporizza un liquido, il device consente la fuoriuscita di una polvere che aderisce meglio”.
Il dispositivo, secondo l’esperto, è indicato “sicuramente per tutte le patologie delle vie respiratorie come prevenzione. A differenza dell’aerosol – aggiunge Grillo - la polvere dell’acido ialuronico si distribuisce lungo tutta la faringe, e impedisce a virus e batteri di raggiungere la mucosa ed entrare in circolo. Ma Dyfesa serve anche nel post-intervento, nel post-faringite e nel post-covid quando si manifesta la sensazione di fastidio, di bruciore alla gola. Gli effetti che noi ci aspettiamo sono di tipo riparativo, ma anche di tipo sintomatico; il device, infatti, proteggendo e riparando la mucosa, aiuta anche ad eliminare la sintomatologia del dopo mal di gola”.
Anche nel post Covid, “questa assunzione di acido ialuronico, grazie al suo meccanismo d’azione, può determinare indirettamente un miglioramento della sintomatologia – conclude l’esperto -. Sebbene gli studi su Sars-CoV-2 e la variante Omicron siano ancora in corso, questo tipo di approccio terapeutico, nella mia esperienza clinica, non consentendo al virus di raggiungere la parete faringea, potrebbe impedirgli di entrare in circolo e sviluppare la malattia”.