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Mafia, voto di scambio a Palermo: arrestato candidato Forza Italia

Per essere eletto avrebbe stretto un patto con i boss dell'Uditore, i costruttori Sansone, ritenuti da sempre vicini al boss Totò Riina

(Fotogramma)
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08 giugno 2022 | 07.54
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Con l'accusa di voto di scambio elettorale politico-mafioso la Polizia di Palermo ha arrestato Pietro Polizzi, uno dei candidati di Forza Italia al Consiglio comunale di Palermo. Secondo la Procura di Palermo, che coordina l'nchiesta, per essere eletto l'arrestato avrebbe stretto un patto con i boss dell'Uditore, i costruttori Sansone, ritenuti da sempre vicini al boss Totò Riina. Polizzi è stato consigliere provinciale di Palermo, eletto all'epoca nell'Udc.

Arrestato anche Agostino Sansone, fratello di Gateano -il proprietario della villa di Via Bernini in cui Riina trascorse gli ultimi mesi prima dell'arresto avvenuto il 15 gennaio del 1993 - e il suo collaboratore, Manlio Porretto.

Come emerge dall'inchiesta, chiusa nel giro di un mese, l'incontro tra il candidato e Sansone sarebbe avvenuto ai primi di maggio. Nel corso di quel colloquio i due avrebbero stretto un accordo per le amministrative di domenica a Palermo.

Gli inquirenti lo hanno scoperto perché Sansone era intercettato e così hanno potuto ascoltare dal vico la promessa di appoggio. Pietro Polizzi, 52 anni è dipendente di Riscossione Sicilia, ed in passato è stato consigliere provinciale di Palermo. Perquisiti gli uffici e l'abitazione di Sansone, che già in passato aveva già finito di scontare una pena per associazione mafiosa.

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