L'Assemblea degli iscritti al M5s, domenica 24 novembre, ha votato per una serie di modifiche allo Statuto del Movimento. Prima, quelle sulla regola dei due mandati. Sono passate con più del 50% dei voti tutte le opzioni di revisione, tra cui quella che eleva il limite a 3 mandati e la deroga alla candidatura di sindaco e di presidente di Regione. Votata anche l'eliminazione del ruolo del garante. Via libera anche alle alleanze politiche, con la prospettiva di collocarsi stabilmente nel campo progressista. La platea di 'Nova', la kermesse del M5s, ha poi accolto con un applauso la comunicazione del risultato che chiude di fatto il rapporto con il fondatore Beppe Grillo e che lascia carta bianca al presidente del M5s Giuseppe Conte. La partita tra presidente e fondatore non si è però chiusa definitivamente. Grillo ha chiesto e ottenuto la ripetizione delle consultazioni per le modifiche statutarie del Movimento 5 Stelle, che dovrebbero svolgersi da giovedì 5 dicembre a domenica 8 dicembre. La base pentastellata tornerà dunque a esprimersi sui temi della costituente, tra cui ovviamente l’eliminazione della figura del garante, come chiesto per vie formali proprio dal fondatore. La sfida si sposta sul quorum. Le votazioni per essere valide devono raggiungere il 50% più uno degli iscritti al partito, che in totale sono 88.943. Se questo non accadesse, i voti sarebbero invalidati e di conseguenza il garante manterrebbe il suo ruolo. In caso, invece, di nuovo successo per il pacchetto di modifiche volute da Conte, si chiuderebbe definitivamente un’Era per il Movimento.