La vita va di corsa e l'amore ne risente. Il 21% degli italiani riesce a ritagliare del tempo da dedicare al partner raramente o mai. E quasi il 14% confessa di non fare più sesso o di farlo di rado. Coppie 'bianche' per mancanza di forze, perché se la passione è un miraggio il primo colpevole è la stanchezza (nel 70% dei casi) e il secondo lo stress (33%).
A scattare la fotografia in occasione di San Valentino è il Centro medico Santagostino di Milano, che ha condotto un sondaggio fra i suoi pazienti indagando sulla loro intimità con un questionario. L'analisi riguarda 442 risposte, femminili nell'85% circa dei casi. Il 69% di chi ha risposto è under 40, il 63% laureato e la maggioranza dichiara una relazione duratura (da 4 a 10 anni di storia).
Se quasi il 70% degli intervistati dichiara di trovare tempo per la coppia - inteso come occasione a 2, non necessariamente sotto le lenzuola - almeno una volta alla settimana (57%) o una volta al mese (10%), il 12% risponde "solo se capita l'occasione", quasi il 16% "raramente" e oltre il 5% "mai". E il sesso? La maggior parte ha rapporti circa una volta alla settimana (oltre il 29%), quasi il 25% (un quarto) più di una volta a settimana, più o meno altrettanti più di una volta al mese ma il 10,4% "raramente" e il 3,4% "mai". Nella classifica degli 'alibi', dopo stanchezza e stress ci sono scarso desiderio (26%), pigrizia (16%) e litigi (14%). Pesa infine un po' di monotonia.
"Ogni coppia ha la sua storia e le sue abitudini", rassicura Paola Zucchi, psicologa del Centro Santagostino. "Ci sono amanti passionali che hanno sempre trovato nella sessualità l'equilibrio della loro relazione e la risoluzione di eventuali conflitti, altre invece in cui la libido non ha mai rivestito un ruolo centrale e prioritario. Non esistono regole valide per tutti - tranquillizza l'esperta - ogni coppia deve saper riconoscere se c'è un problema e nel caso attivarsi per risolverlo". E il dato positivo è che il 60% degli intervistati dice di sentirsi abbastanza o totalmente a proprio agio nel comunicare i desideri sessuali al partner.
A circa la metà del campione è capitato almeno una volta che il partner dicesse di sentirsi trascurato. Alla domanda 'Quanto i problemi quotidiani diventano causa di litigio?, quasi la metà risponde "a volte" e più di uno su 5 "spesso". Il 45% ammette che gli impegni (il lavoro, i figli) vengono spesso anteposti alla coppia e il 42% riconosce che capita a volte. Il consiglio della psicologa è "cercare di tenere fuori dalla porta di casa le preoccupazioni del lavoro. Questo non significa accantonare i problemi, ma almeno non farsi sopraffare. Se invece sentite che è importante parlare anche a casa di quello che succede al lavoro, può essere una buona idea prendersi un momento per sfogarsi con il partner, ma ripromettendosi di dedicare il tempo restante alla coppia o alla famiglia".
La metà delle coppie è uscita per una cena romantica nell'ultimo mese mentre un intervistato su 5 non ricorda quando è successo l'ultima volta. Uno su 3, poi, non ha fatto un viaggio di coppia nell'ultimo anno e neanche ha in programma di farlo. Al quesito 'Quando è stata l'ultima volta che avete riso insieme?', risponde "ieri" il 60%; la stessa percentuale assicura che nella sua coppia "si può parlare di tutto" (ma oltre il 33% ammette l'esistenza di "tabù" o "sfere di privacy"), e più del 65% afferma di baciare il partner ogni volta che lo saluta. L'esperta approva: "I momenti di condivisione, i gesti d'affetto e le piccole attenzioni possono aiutare a spezzare la negatività che tante volte si insinua nei momenti di irritabilità e stress". Quasi il 95% degli intervistati dichiara di accorgersi quando il partner ha un nuovo vestito o ha cambiato acconciatura, anche se la metà aggiunge "di solito". E interrogati sulla propensione al tradimento, l'83% si professa fedele.
Conclude la psicologa: "Alle 23 persone che non ritagliano mai del tempo per il partner, alle 20 che ammettono che ci sono molte cose non dette all'interno della coppia, alle 29 che hanno riso col proprio partner l'ultima volta più di una settimana fa e alle 44 che non si sentono per niente a loro agio a parlare con il partner dei propri desideri sessuali, auguriamo un San Valentino libero dai pensieri della vita quotidiana, da dedicare per una volta solo all'ascolto reciproco".
Agli innamorati che si preparano a festeggiare il 14 febbraio, Zucchi regala anche un decalogo per "coltivare la sessualità nonostante lo stress". Cosa fare se le tensioni della vita quotidiana uccidono la passione?
1) Parlarne con il partner. "Il primo passo è quello di ritagliarsi un momento per chiedere al partner come stia vivendo il calo dell'attività sessuale, e poi condividere una riflessione su come noi personalmente lo stiamo affrontando", raccomanda la psicologa.
2) Affrontarlo in coppia e non da soli. "E' importante non cadere nella trappola della ricerca del colpevole. E' possibile che uno dei due membri della coppia stia vivendo un momento esistenziale più difficile dell'altro, o abbia un disturbo sessuale specifico, ma questo non significa che il problema sia solo suo", precisa l'esperta.
3) Identificare le possibili cause. "Occorre individuare insieme al partner quali sono gli aspetti che interferiscono con la sessualità della coppia", ed "è fondamentale essere sinceri con se stessi e il proprio partner. Attenzione a non trovare scuse come 'non abbiamo tempo' oppure 'dopo tanti anni la passione sparisce', perché si corre il rischio di banalizzare aspetti invece importanti della propria vita personale", ammonisce Zucchi.
4) Riflettere sul ruolo della sessualità nella coppia, perché "ogni coppia ha la sua storia".
5) Limitare lo stress lavorativo. "Può essere utile cercare di capire se ci sono margini di miglioramento per le situazioni più critiche, se non immediatamente almeno nel medio-lungo termine", invita la psicologa.
6) Trasformare gli impegni familiari in momenti di coppia. Qualche esempio? "Si può pulire casa a suon di musica, cucinare insieme o approfittare della spesa al supermercato per poter chiacchierare con il partner", suggerisce Zucchi.
7) Concedersi qualche fuga dalla routine. "Spesso è difficile rilassarsi in un ambiente che ci ricorda costantemente tutte le incombenze domestiche che dobbiamo assolvere - osserva la psicologa - Ecco che può essere una buona idea concedersi qualche svago, magari una gita fuori porta, organizzare al partner una serata piacevole e chiedere a nonni, zii o amici di famiglia se possono tenere i bambini a dormire per una sera, così da ritrovare uno spazio di coppia".
8) Riscoprire il corpo. "Se arriviamo a casa esausti e l'ultimo nostro pensiero è quello di fare sesso, può essere una buona idea quella di chiedere al partner di farci un massaggio. Si può creare un'atmosfera piacevole e giocosa che da una parte può aiutarci a ritrovare un po' di relax, dall'altra a portare un pizzico di eros".
9) Migliorare lo stile di vita. "Mangiare cibi salutari accantonando il cosiddetto cibo spazzatura, praticare sport, controllare il consumo di alcol, fumo e caffeina", elenca l'esperta. "Piccole e quotidiane attenzioni al nostro benessere psicofisico sono ingredienti fondamentali per prenderci cura anche della nostra sessualità".
10) Chiedere aiuto. "Se la coppia non riesca a trovare delle soluzioni adeguate - conclude Zucchi - può essere opportuno rivolgersi a un aiuto specialistico sessuologico. Il professionista accoglierà la coppia, valutando la presenza di eventuali disturbi organici che possono pregiudicare la sessualità dei partners e proponendo un percorso terapeutico idoneo alle loro necessità".