La proposta del Pd: una sessione parlamentare sul seguito da dare al discorso del presidente. Sì del leghista Romeo
"Dopo ieri" con l'inizio ufficiale del Mattarella bis al Quirinale, "come Parlamento e come partiti e forze politiche, ci giochiamo la credibilità in base al modo attraverso il quale daremo seguito agli impegni contenuti nel discorso del Presidente Mattarella. Li abbiamo applauditi con scroscianti e ripetute ovazioni". Lo dichiara Enrico Letta, leader del Pd.
"Se rimanessero lettera morta, la politica tutta perderebbe forza. Soprattutto meriterebbe il biasimo che spesso e da tempo serpeggia nella nostra società. Il mio appello è: troviamoci a discutere rapidamente dello strumento parlamentare più idoneo e decidiamo insieme le forme concrete con cui, nell'ultimo anno di legislatura, si può davvero dare attuazione alle sollecitazioni espresse in quello straordinario discorso", conclude Letta.
SESSIONE PARLAMENTARE, LA PROPOSTA DEL PD - "Questa mattina le capogruppo del Pd alla Camera e al Senato, Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, hanno scritto una lettera ai Presidenti delle Camere, avanzando la proposta di una specifica sessione di dibattito parlamentare sul seguito da dare al discorso con il quale ieri il Presidente della Repubblica ha accettato il suo secondo mandato". Lo rende noto il Partito democratico. "Molti dei contenuti richiamati dal capo dello Stato impongono, infatti, un attivo ruolo riformatore da parte delle Camere, per far sì che l’ultimo anno della legislatura sia proficuo e all'insegna di una reale condivisione. Avanziamo questa proposta con lo spirito più aperto e costruttivo. Siamo esigenti e siamo convinti che lo saranno tutte le altre forze politiche: non lasciamo che il seguito di quel discorso siano solo gli applausi, sia pure scroscianti. Trasformiamoli in atti concreti e in una rapida e fattiva reazione del Parlamento", concludono Serracchiani e Malpezzi.
LEGHISTA ROMEO DICE Sì - "La sessione parlamentare proposta dal Pd sui temi lanciati da Mattarella? Sì, se è un modo per rafforzare e concretizzare i messaggi del capo dello Stato" da noi "c'è piena disponibilità, siamo forze di governo, anche se abbiamo idee differenti, c'è, ripeto, disponibilità". Lo dice il capogruppo della Lega in Senato, Massimiliano Romeo, ospite di Rainews. "Il confronto è sempre utile - conclude il dirigente leghista - può produrre atti che possono riformare la nostra amministrazione".
FDI PRONTO AL CONFRONTO
Fratelli d'Italia "è pronta al confronto che chiediamo da tempo per raggiungere obiettivi concreti. Obiettivi che servano ad affrontare e risolvere i problemi contingenti e strutturali di questa nostra Nazione. Il Pd smetta di pensare alle leggi elettorali e si concentri su questo e ci troverà disponibili dall'opposizione a contribuire al dibattito con proposte concrete che non abbiamo mai fatto mancare". Lo dice all'Adnkronos il capogruppo alla Camera di Fdi, Francesco Lolobrigida, commentando la proposta lanciata dal Pd di aprire una specifica sessione di dibattito parlamentare sul "seguito da dare al discorso con il quale ieri il presidente della Repubblica ha accettato il suo secondo mandato''.
Lollobrigida ricorda: "Tra le priorità che abbiamo condiviso c'è certamente la crisi economica che attanaglia la nostra Nazione, la lotta contro i mercanti di schiavi, la tutela dei lavoratori, la lotta contro qualsiasi forma di discriminazione esistente e quelle che si stanno aggiungendo grazie a strumenti inutili come il green pass". E ancora: "il "contrasto a ogni forma di violenza, la garanzia di carceri meno affollati che noi intendiamo realizzare non depenalizzando ma creando nuove strutture, la valorizzazione di ogni potenzialità nazionale e la battaglia contro i poteri forti che il presidente Mattarella ha denunciato ieri in maniera chiara come noi facciamo da tempo, spesso imputati di complottismo da parte del Pd''. Inoltre, rimarca Lollobrigida, ''sulla giustizia ci aspettiamo atti concreti, che, purtroppo, non ci sono stati negli ultimi anni, e dal Pd ci aspettiamo, oltre agli applausi, anche l'appoggio all'istituzione della commissione d'inchiesta sul caso Palamara per far luce sui fatti e sulle degenerazioni della magistratura, che hanno -immagino- portato Mattarella a sottolineare la priorità e l'emergenza'' sul fronte giustizia.