Le acque cristalline che sgorgano dalle Alpi potrebbero essere sempre più contese, man mano che gli effetti del cambiamento climatico e dello scioglimento dei ghiacci diventano più evidenti. L'Italia le vuole per l'irrigazione delle colture. Mentre le autorità svizzere vogliono trattenere i flussi per aiutare le centrali idroelettriche ad aumentare il loro rendimento, quando necessario. Per evitare battaglie, per la prima volta in quattro anni, otto Paesi alpini si sono riuniti nell'ambito della Convenzione delle Alpi, istituita 30 anni fa per aiutare a coordinare le limitate risorse delle preziose montagne.