In collaborazione con Inail e Ats: già 50 aziende coinvolte e ora progettualità diventa nazionale
"La sicurezza in azienda, oggi più che mai, rappresenta uno degli aspetti fondamentali per continuare a lavorare, crescere e competere. Il Covid ci ha portato ad innovare le aziende e a investire nelle risorse umane, ma contestualmente è emersa con forza la necessità di applicare seri modelli di organizzazione e gestione della sicurezza sul lavoro. Un elemento imprescindibile per produrre, fornire beni e servizi, affermarsi nei mercati". Così Alberto Bertolotti, presidente di Ebiten Lombardia, in merito al progetto lanciato dall’articolazione regionale dell’ente bilaterale nazionale del terziario costituito da Sistema Impresa, Confsal, Fesica Confsal e Confsal Fisals.
Ebiten è presente in 11 regioni, è molto attivo sulla tematica 'salute e sicurezza' e ha concentrato importanti iniziative a favore delle imprese e dei lavoratori nel 2020. Tra queste un ruolo rilevante spetta al 'Progetto pilota per l’individuazione e diffusione delle buone prassi in materia di salute e sicurezza del lavoro nel settore terziario' condiviso con Inail Cremona-Mantova e Ats Val Padana.
Il progetto ha come area d’interesse il Sud della Lombardia e consiste nell’inviare un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (Rlst) nelle aziende del terziario che gratuitamente decidono di partecipare all’iniziativa con lo scopo di rilevare i sistemi adottati in materia di salute e sicurezza, analizzare i dati e procedere alla redazione del 'Manuale buone prassi' in collaborazione con Inail e Ats Val Padana. Superata questa prima fase, sarà necessario un secondo passaggio nelle aziende per applicare localmente i contenuti e le prassi del manuale.
L’obiettivo è individuare una serie codificata di 'buone prassi' da adottare per migliorare le procedure interne aziendali così da garantire l’adempimento degli obblighi di legge onorando i sempre più elevati standard di salute e sicurezza per i lavoratori all’interno dei luoghi di lavoro.
"Il percorso - commenta Matteo Pariscenti, direttore di Ebiten nazionale e coordinatore della struttura tecnica che ha elaborato la progettualità - è iniziato all’inizio dell’anno e, tappa dopo tappa, è giunto finalmente al momento in cui viene richiesta l’analisi dei dati emersi nei sondaggi sottoposti alle 50 imprese che hanno partecipato gratuitamente e a titolo anonimo. Si tratta di 50 realtà per 230 lavoratori. La fase successiva riguarderà la stesura e la pubblicazione del manuale. Ci tengo a sottolineare che la somministrazione dei questionari è stata effettuata grazie alla preziosa collaborazione di 5 Rlst iscritti al repertorio di Ebiten Lombardia e che sono stati formati ad hoc per il progetto in piattaforma Ebiten-Learning".
“Esprimo grande soddisfazione per l’andamento del progetto - continua il direttore nazionale, Matteo Pariscenti - in un momento congiunturale particolarmente complicato in cui non era scontato riuscire a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati. L’auspicio è che possa prendere piede a livello regionale oltre i confini del Sud Lombardia per diventare poi un format nazionale. Le prospettive di crescita ci sono tutte. Ebiten ha attivo il servizio di Rlst su scala nazionale e ad oggi sono circa 500 le imprese che si servono dei nostri professionisti. Il responsabile della salute e della sicurezza in azienda è una figura professionale necessaria, prevista dalla normativa ed è assolutamente indispensabile perché tutela la salute e la sicurezza in azienda".