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Infrastrutture, a Cantù nuovo modello partnership pubblico-privata per impianti sportivi

Marco Messina (partner di Iniziativa): "Progetto arena considerato una di quelle best practice che può fungere da apripista per altre progettualità analoghe"

Infrastrutture, a Cantù nuovo modello partnership pubblico-privata per impianti sportivi
27 febbraio 2025 | 14.43
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"Ci sono, oggi, le condizioni affinché si possa aprire una nuova e positiva stagione di investimenti nell’impiantistica sportiva, finalizzati alla riqualificazione del sistema delle infrastrutture nazionali a servizio di uno dei principali settori dell’economia italiana, quello dell’industria dello sport che da sola è in grado di contribuire a quasi l’1,5% del Pil e dell’occupazione del nostro paese". Lo dichiara all'Adnkronos/Labitalia Marco Messina, partner di Iniziativa, società di consulenza specializzata negli interventi di impiantistica sportiva che ha seguito gli aspetti finanziari dell’operazione di partenariato pubblico-privato (ppp), nel presentare il progetto che vedrà la realizzazione di una nuova Arena polifunzionale a Cantù (Como) con una capienza di 5.200 spettatori per ospitare grandi eventi sportivi e non.

“E' proprio il progetto dell’arena di Cantù - spiega Messina - che, ad oggi, può essere considerato una di quelle best practice che può fungere da apripista per altre progettualità analoghe, con la sua capacità di esprimere un esempio virtuoso di partnership pubblico-privata in grado di portare ad autorizzazione la prima grande iniziativa di impiantistica sportiva ai sensi della procedura prevista dalla 'Legge stadi'. Un progetto che ha portato a sedere allo stesso tavolo, con un approccio collaborativo ed un unico e chiaro obiettivo comune, 8 soci che hanno fortemente creduto ed investito nel progetto, la pubblica amministrazione che è intervenuta, sia come Comune di Cantù che come Regione Lombardia, con un contributo pubblico a sostegno del progetto, nonché le istituzioni finanziarie riunitesi in un pool di 4 banche che hanno strutturato un solido package finanziario a copertura dell’investimento".

"Se da una parte - sostiene - dai piani economico-finanziari degli interventi deve emergere una solida sostenibilità finanziaria e capacità di remunerare gli investimenti fatti, dall’altro i grandi progetti di infrastrutture sportive si dimostrano solidi abilitatori di importanti ricadute economiche, occupazionali e sociali con un significativo impatto per il territorio in cui gli interventi vengono realizzati”.

Il progetto dell’arena di Cantù, grazie ad un intenso lavoro portato avanti dal team e dagli advisor di Cantù Next, guidato dall’Ad Andrea Mauri, ha portato alla firma della Convenzione con il Comune di Cantù a febbraio 2024 ed alla firma del contratto di finanziamento bancario a dicembre 2024. L’arena, una volta completata con un investimento di circa 40 milioni di euro, sarà in grado di ospitare circa 100 eventi all’anno, di cui oltre il 30% di grandi dimensioni con, nel complesso, oltre 300 mila spettatori all’anno provenienti da tutta la regione Lombardia e non solo ed un volume d’affari generato di oltre 6 milioni di euro all’anno.

Grazie all’arena troveranno occupazione diretta oltre 100 addetti, sia nella fase di realizzazione che negli anni di gestione, con una occupazione indiretta attivata dai servizi generati dall’arena di ulteriori oltre 100 addetti, con un impatto occupazionale complessivo di poco meno di 250 addetti.

“Investimenti previsti, servizi erogati durante la gestione ed occupazione generata in tutte le fasi - continua Messina - saranno le determinanti di un importante effetto moltiplicatore di impatto con benefici complessivi per la collettività quantificati nei 50 anni di concessione in quasi € 800,0 milioni, con uno sroi, ritorno sociale sull’investimento, pari a 3,2x. Ciò vuol dire che per ogni euro immesso nell’economia (investito o speso durante la gestione) se ne genereranno altri 2,20 addizionali a beneficio dell’economia, dei territori e della collettività".

"Un primo importante elemento abilitatore del rilancio infrastrutturale è rappresentato dalla presenza di grandi eventi sportivi di rilevanza internazionale che l’Italia ospiterà nei prossimi anni. La storia dell'impiantistica sportiva italiana, infatti, è strettamente legata ai grandi eventi sportivi che il Paese ha ospitato, come le Olimpiadi di Roma del 1960 e i Mondiali di calcio Italia '90. Oggi, con le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 e con l’avvicinarsi degli Europei di calcio del 2032 si sta aprendo una nuova fase di importanti eventi in grado di abilitare gli investimenti nel settore sportivo e di creare le condizioni di contesto per stimolare un effetto moltiplicatore degli investimenti in infrastrutture sportive sia di maggiore taglia che di più piccole dimensioni", spiega Messina, richiamando quanto frequentemente rimarcato dal presidente del Coni Giovanni Malagò, anche durante il convegno tenutosi lo scorso martedì 25 febbraio a Cantù ed incentrato, partendo dall’arena di Cantù, sull’impatto delle infrastrutture sportive sui territori.

"Ulteriore fattore abilitante dello sviluppo dell’impiantistica sportiva - ricorda - è rappresentato dalla rinnovata disponibilità di risorse finanziarie sia di natura pubblica con i fondi Pnrr destinati allo sport, ancorché 'a scadenza' sia di natura privata, con investimenti ed investitori sia nazionali che esteri (si vedano ad esempio i rilevanti investimenti di operatori stranieri nel calcio professionistico) che stanno dimostrando la loro ferma convinzione di investire in Italia, nello sport e nelle infrastrutture come volano di una gestione economicamente sana e virtuosa di club sportivi, professionistici e non, in grado di attrarre e valorizzare le risorse, i talenti ed in generale i giovani".

"Ultimo elemento non per importanza - conclude Messina - è rappresentato dalla presenza di condizioni regolamentari, normative e di contesto più favorevoli che ambiscono ad attivare meccanismi positivi in grado di efficientare le procedure amministrative ed autorizzative, ciò grazie a una nuova disciplina normativa (il decreto legislativo 38/2021) in grado di regolamentare in maniera più efficace ed efficiente gli interventi di realizzazione o riqualificazione di impianti sportivi, grazie al maggior favore politico-istituzionale con cui le amministrazioni approcciano alle procedure amministrative ed ancora grazie all’effetto di traino ed emulazione attivato da esempi virtuosi di best practice di successo, quale è appunto quella di Cantù".

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