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FederlegnoArredo: "Istituzioni riattivino comparto strategico"

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14 marzo 2019 | 11.45
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"In uno scenario economico che negli ultimi mesi ha visto l’edilizia subire un nuovo e preoccupante rallentamento, risulta sempre più̀ urgente un intervento deciso da parte delle istituzioni per riattivare un comparto strategico, la cui ripresa porterebbe a un’immediata crescita del pil e darebbe un contributo fondamentale allo sviluppo del Paese". A dirlo il presidente di FederlegnoArredo, Emanuele Orsini, ente promotore di Made expo, la più̀ importante manifestazione in Italia per il mondo dell’edilizia e dell’architettura, in corso a Milano fino a sabato 16 marzo (giornata di apertura ai privati).

"Questa edizione - fa notare - rappresenta un primo incoraggiante segnale di fiducia, grazie alla partecipazione di quasi mille espositori che, dimostrando di credere in un progetto fieristico innovativo, hanno investito importanti risorse nella consapevolezza di giocare un ruolo chiave nel rilancio di un’edilizia innovativa, sostenibile e attenta ai cambiamenti socio-economici in atto nella società".

Nel 2018, secondo il rapporto Cresme, il valore della produzione del mercato delle costruzioni dovrebbe essersi attestato a quota 171 miliardi di euro contro i 167 miliardi dell'anno precedente. Il 73,8% del business è rappresentato da interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria del patrimonio esistente (74,2% nel 2017).

Gli interventi di manutenzione ordinaria valgono 36,8 miliardi, quelli straordinari 89,4 miliardi, mentre le nuove costruzioni salgono dai 41,4 miliardi del 2017 a 43,1 miliardi dell'anno scorso. I permessi di costruire per la nuova edilizia abitativa sono cresciuti del 3,9% nel 2016, dell'11,3% nel 2017 e dell'8,7% nel primo trimestre 2018.

In un contesto dell’edilizia in Italia ancora incerto, nel 2018 i settori della filiera legno-arredo più direttamente coinvolti sono riusciti a tenere le posizioni, ma preoccupa il rallentamento dell’economia che potrebbe impattare negativamente sull’anno in corso. Il settore delle case ed edifici in legno, come rilevato dall’indagine del Centro studi FederlegnoArredo, conferma la sua resilienza nel 2018 e delle aspettative di crescita per l’anno appena iniziato.

La produzione del 2018 del sistema finiture per edilizia (porte, finestre e pavimenti) cresce soprattutto per effetto del mercato nazionale che ha dato segnali di ripresa pressoché in tutti i comparti. Le esportazioni di prodotti finiti come porte, finestre e pavimenti sono stabili o in lieve flessione, mentre crescono le tende, sebbene sia solo una quota relativamente modesta della produzione del settore a essere destinata ai mercati esteri. Crescono i semilavorati per arredi e i pannelli che alimentano le produzioni a valle di arredo e finiture e vengono esportati anche in modo significativo.

I principali mercati di sbocco si confermano Francia e Germania per l’intera Filiera L-A, entrambi in crescita. Molto dinamici gli Usa, 3° mercato, superando nettamente la Germania. La Cina mantiene la 7a posizione a livello complessivo, principale protagonista delle esportazioni verso quel Paese. Dopo la Svizzera, tra i principali mercati extra Ue si posiziona la Russia che ha costantemente mantenuto un segno positivo sebbene variabile durante l’anno. Il Regno Unito registra un calo, anche se inferiore ai timori della Brexit, mantenendo comunque la sua funzione di hub per i progetti internazionali legati al contract.

Le attese per il 2019 e i segnali di avvio sono positivi ma molto volatili con un accento particolarmente positivo sulle valutazioni dell’export per quasi tutti i settori. I mercati più promettenti sotto il profilo del potenziale di crescita e della dimensione, Usa e Cina, presentano per l’Italia sbocchi particolarmente interessanti per i prossimi anni, con una quota italiana sull’intero import che rispettivamente è del 2,5% negli Usa (primo importatore al mondo) e del 18,4% (il nostro è il settore con la quota dall’Italia maggiore) in Cina: due mercati molto diversi ma accomunati dall’interesse per la qualità e il posizionamento dei prodotti più che alla convenienza rispetto ai concorrenti.

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