"Questo non è un progetto green-wash"
Io, vittima degli eco-nazisti. Lorenzo Jovanotti non ci sta, e torna a replicare alle polemiche che hanno investito il suo Jova Beach Party. In un video pubblicato su instagram, il cantautore romano, dopo aver ribadito che ai live del Jova Beach Party non ci sono lavoratori in nero, si toglie qualche sassolino dalle scarpe anche sugli attacchi ricevuti da chi ha definito il suo progetto nelle spiagge di tutta Italia un operazione di 'green wash', neologismo inglese che significa 'ecologismo di facciata'.
"Jova Beach Party non è un progetto green-wash, parola che mi fa cag... -dice senza mezzi termini Lorenzo nel video, dove appare in spiaggia in maglietta e cappello e parla sorridendo ma con grande fermezza- così come mi fa schifo chi la pronuncia perché è una parola finta: è un hashtag, e gli hashtag sapete dove dovete metterveli". Il Jova Beach Party, spiega Jovanotti, 'è un lavoro fatto bene, che tiene conto dell'ambiente, se pensate non sia fatto bene venite a verificare, non sparate fuffa".
L'artista spende poi una parola in difesa del pubblico che lo segue in tutta Italia per assistere ai concerti in riva al mare: "Il mio pubblico è fantastico, è gente con una coscienza alta rispetto all'ambiente, se viene qui è perché si vuol divertire e sa come farlo". Infine, l'affondo con il quale Lorenzo non riesce a trattenere un moto di rabbia: "Voi eco-nazisti che non siete altro, continuate ad attirare l'attenzione utilizzando la nostra forza, sono fatti vostri", chiosa.