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Il caso

Fiorello: "Tiziano Ferro mi ha scatenato contro l'odio"

Le parole del presentatore a Selvaggia Lucarelli: "Non sono permaloso, ma ha fatto una cosa grave e deve capire"

(Fotogramma /Ipa)
(Fotogramma /Ipa)
07 febbraio 2020 | 15.41
LETTURA: 3 minuti

"Non è giusto darmi del permaloso come se mi fossi arrabbiato per nulla, accetto le critiche, accetto che si dica che non faccio ridere, qualunque cosa, ma Tiziano Ferro ha fatto una cosa che non si fa". Fiorello parla così con Selvaggia Lucarelli in un'intervista-sfogo dello showman pubblicata su Tpi. E aggiunge: "Tiziano Ferro un po' di tempo fa ha detto in tv che le parole hanno un peso (a Che tempo che fa, a novembre), ed è vero. Dopo che ha lanciato sul palco l’hashtag #fiorellostattezitto, ho ricevuto insulti tremendi per 24 ore. Tu lanci un hashtag dal palco di Sanremo e sai cosa scateni, come se poi fosse colpa mia se ci sono 50.000 ospiti e si fa tardi la sera. Noi parliamo tanto di cyberbullismo e non valutiamo le conseguenze? C’è un vigile che si è suicidato in questi giorni per gli attacchi sul web".

Lucarelli chiede a Fiorello se non gli sembra che Tiziano Ferro quell’hashtag l’abbia detto con leggerezza, senza voler istigare nessuno. "Vatti a leggere i commenti: 'Devi morire perché il nostro Tiziano deve cantare', 'Merda, è lui la star!'", risponde Fiorello. E alla replica della giornalista che le responsabilità sono individuali, lo showman siciliano ribatte: "Ah, quindi Tiziano Ferro non è responsabile? Lui lancia un hashtag, lo immagina che i suoi fan lo seguiranno e mi insulteranno. Ha fatto una cosa grave. Ha lanciato una campagna d'odio nei miei confronti, questo devi dirlo, non puoi ignorarlo".

Poi aggiunge: "Forse è sbagliato chiamare i giornalisti, io non la volevo questa polemica, non mi interessa, ma non posso passare per permaloso per questo, è una cosa troppo seria". E osserva: "Se non volevi allora dopo ti deve dispiacere, perché scateni violenza, abbiamo responsabilità nei confronti dei nostri figli, c’è gente debole, che si butta dalla finestra, io sono io, a me non me ne frega niente, però c’è chi non regge. Tiziano deve capire, deve crescere anche lui. Io sono stato male per gli insulti". Alla fine della conversazione con la Lucarelli, Fiorello si rilassa e torna quello di sempre, con la voce allegra. "Stasera ci sarai o no?". "Ci sono, ci sono, mi vesto da coniglio, sarò un cantante mascherato come avevo promesso!". "Ha le sue ragioni, speriamo che Tiziano Ferro stasera si vesta da carota e facciano pace", conclude la Lucarelli.

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