Il musicista si è fermato di fronte all'insistenza del rumore molesto, proveniente da un telefono che continuava a suonare senza che il proprietario riuscisse a fermarlo
Al primo squillo del telefono è restato impassibile e ha continuato a suonare. Così al secondo e al terzo squillo. Ma non al quarto. Il pianista Arcadi Volodos, che si esibiva lunedì 27 maggio alla Scala di Milano, si è fermato alzando le mani dalla tastiera, di fronte all'insistenza del rumore molesto proveniente da un telefono che continuava a suonare senza che il proprietario riuscisse a bloccarlo. A portare l'episodio fuori dalla stupefatta sala del Piermarini, facendolo dilagare sui social, è stato il pianista e musicologo Luca Ciammarughi, che ha postato sul suo profilo Facebook un video, poi rimosso, girato con il cellulare accompagnato da questo testo: "Volodos suona una Siciliana da un Concerto di Bach-Vivaldi come bis. Un cellulare squilla una, due, tre volte. Il pianista impassibile. Alla quarta però non può far altro che fermarsi, perché i suoi incantevoli pianissimi risulterebbero inudibili. Ricomincerà poco dopo per concludere il pezzo".