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Fotoromanzi: Roma ricorda Franco Gasparri, il divo degli anni '70

Franco Gasparri
Franco Gasparri
16 maggio 2019 | 17.21
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Folti capelli neri, occhi verdi, lineamenti perfetti, idolo di donne e ragazzine che lo cercavano sul grande schermo e in edicola, Gianfranco Gasparri è stato uno dei pochi veri divi dei fotoromanzi italiani. Classe 1948 Franco, o 'il Principe', come lo chiamavano le sue fan, quando aveva 32 anni ebbe un tragico incidente con la sua moto che lo paralizzò per il resto dei suoi giorni, fino alla morte nel 1999. A 20 anni dalla scomparsa Franco verrà ricordato a Roma nella Casa del Cinema, a Villa Borghese, nei prossimi giorni. Il suo ricordo rivive grazie allo sforzo della famiglia e in particolare della figlia Stella Gasparri anche lei attrice e doppiatrice, in questa occasione ideatrice e realizzatrice di un progetto espositivo ricco e affascinante, corredato da una mini rassegna cinematografica che ricorderà le tappe fondamentali della carriera di suo padre Franco: dagli anni della popolarità con i fotoromanzi fino ai successi nel cinema. Il tutto prenderà ufficialmente il via venerdì 24 maggio con l’inaugurazione della mostra alle 18 e la proiezione, alle 19, del documentario 'Un volto tra la folla', realizzato nel 2008 proprio dalla figlia Stella e trasmesso in Rai nella trasmissione di Giovanni Minoli 'La Storia Siamo Noi'. Nei giorni successivi, dal 25 al 27 maggio sempre alle 18, si proseguirà con le proiezioni di due film appartenenti al genere 'poliziottesco' in voga in quegli anni, interpretati da lui, ovvero 'Mark il poliziotto' (1975) e 'Mark il poliziotto spara per primo' (1975), oltre a un film di genere esotico-erotico, 'La preda' (1974) con Zeudi Araya.

Sempre dal 24 maggio e fino al 3 luglio prossimo, lungo le pareti di accesso alla Sala Deluxe della Casa del Cinema sarà possibile ammirare, la corposa mostra fotografica dal titolo 'Omaggio a Franco Gasparri, stella degli anni ‘70', composta da cento ritratti, 150 scatti, video e copie originali di fotoromanzi d’epoca provenienti da collezioni private, dagli archivi della casa editrice Lancio e da quelli di produzioni cinematografiche. Il materiale è suddiviso in tre sezioni: 'Primi passi: in famiglia e tra amici', '1970-1980: gli anni d’oro del fotoromanzo, eroe dei fumetti da Jacques Douglas a Lancio Story' e 'Nel cinema da protagonista: poliziotto ma non solo', ripercorreranno la vita dell’attore e gli anni ’70 in Italia. Ad impreziosire il percorso ci saranno anche un angolo dedicato all’esposizione e alla consultazione di fotoromanzi e fumetti rari di e su Franco Gasparri, per ritrovare le storie che hanno fatto sognare una generazione, una sezione video costituita da montaggi di filmati privati (super 8) e professionali e, infine, un'esposizione di locandine cinematografiche dei suoi film realizzate dal padre Rodolfo Gasparri, noto pittore e cartellonista cinematografico.

"Franco Gasparri -ricorda la figlia Stella- in quegli anni era una vera e propria star, un divo: ogni volta che usciva di casa veniva fermato dai fan per autografi e saluti che non rifiutava a nessuno, nonostante il suo carattere particolarmente riservato. Era amato per la sua bellezza ma anche per la sua semplicità. Cresciuto in una famiglia normale, la sua vita cambiò di colpo per l’incontro con un mezzo di comunicazione popolare e efficace tipicamente italiano: il fotoromanzo. Il successo indescrivibile che ottenne lo fece passare al cinema dove ha interpretato film oggi considerati di culto". "Questo doveroso omaggio – rileva Giorgio Gosetti, direttore della Casa del Cinema – mancava. Testimonia invece uno stile di vita, una moda, un modello di attore di quegli anni: il bel tenebroso ma semplice che conquistava con le attese apparizioni settimanali attraverso le immagini dei fotoromanzi e con i poliziotteschi cinematografici platee intere di spettatori e soprattutto di spettatrici, dando vita a fenomeni di divismo popolare diretto e coinvolgente". “Questo progetto – sottolinea ancora Stella Gasparri – esiste anche grazie all’ospitalità della Casa del Cinema e a tutte le realtà ad essa collegate; al Nuovo Imaie che lo ha finanziato; al Gruppo Mediaset e alla piattaforma Infinity che hanno gentilmente concesso le proiezioni pubbliche dei film oltre ad altri piccoli sponsor amici e ad un tentativo di crowdfunding tra le persone che hanno fatto donazioni per la buona riuscita dell’evento.”

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