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Ucraina: "Attacco su territorio russo con missili forniti dall'Occidente"

A darne notizia la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk sui social senza precisare se le armi utilizzate siano americane

Soldati ucraini (Afp)
Soldati ucraini (Afp)
04 giugno 2024 | 07.17
LETTURA: 2 minuti

Le forze ucraine hanno colpito un sistema missilistico, utilizzando armi, fornite dall'Occidente, nel territorio russo. E' quanto ha scritto la vice premier ucraina e ministro per la Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati Iryna Vereshchuk sui social. "Brucia magnificamente, è un S-300, sul territorio russo nei primi giorni dopo il permesso di usare armi occidentali sul territorio nemico”, ha postato su Facebook insieme a una foto in cui mostra l’attacco.

Ciò avviene pochi giorni dopo che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha concesso all’Ucraina il permesso di effettuare attacchi limitati, utilizzando armi statunitensi nel territorio russo intorno a Kharkiv, e dopo che alcune nazioni europee avevano rimosso le restrizioni sull'uso delle armi. Non è chiaro se le armi, utilizzate nell'attacco descritto da Vereshchuk, fossero fornite dagli Stati Uniti.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky negli ultimi giorni ha elogiato "la decisione di Biden di consentire alcuni attacchi in territorio russo come un 'passo avanti' che aiuterà le sue forze a difendere la regione di Kharkiv".

Se gli Stati Uniti hanno concesso un via libera condizionato all'uso delle proprie armi in territorio russo, altri Paesi hanno dato semaforo verde in toto: dalla Francia al Canada, dai paesi baltici alla Svezia. Nelle ultime ore, i Paesi Bassi si sono spinti anche oltre. I caccia F-16 che verranno messi a disposizione di Kiev, ha reso noto il ministro della Difesa, potranno colpire obiettivi militari in territorio russo.

Scholz: "Uso armi per colpire territorio russo non contribuirà a escalation"

Non comporta rischi di escalation la scelta della Germania di consentire a Kiev l'uso di armi tedesche per colpire il territorio russo. A dirsene convinto, in un'intervista ad Antenne Bayern, è stato il cancelliere Olaf Scholz, commentando il cambiamento di rotta del suo governo. "Siamo certi che questo non favorirà una escalation perché - come detto anche dal presidente americano - si tratta solo di essere in grado di difendere una grande città come Kharkiv, per esempio. E credo sia chiaro a tutti che questo debba essere possibile". La decisione - ha poi assicurato Scholz - è stata presa con "attenzione" assieme ad "amici e alleati". "E i cittadini tedeschi possono contare sul fatto che non lascerò che alcuna forma di pressione mi spinga a prendere una decisione che non è giusta né adeguata al momento" conclude.

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