Epicentro registrato a una profondità di 22 chilometri nella zona montuosa di confine della contea di Wushi. Molti feriti e case crollate, soccorsi in azione
Sono almeno tre le persone morte, sei quelle rimaste ferite e diverse le case crollate in seguito al terremoto di magnitudo 7.1 che si è registrato al confine tra Kyrgyzstan e lo Xinjiang. Proseguendo intanto le operazioni di ricerca e soccorso nella zona montuosa. Il Global Times cita i funzionari dello Xinjiang, secondo i quali finora sono state sfollate 12.426 persone nell'area colpita dal terremoto.
Secondo la China Earthquake Administration l'epicentro è stato registrato a una profondità di 22 chilometri nella zona montuosa di confine della contea di Wushi, nella regione dello Xinjiang, nella Cina nordoccidentale. La Xinhua ha precisato, citando l'Agenzia per i terremoti dello Xinjiang, che l'epicentro si trova a circa 50 chilometri da Wushi. Sono cinque i villaggi situati entro un raggio di 20 chilometri attorno all'epicentro.
L'emittente Cctv riferisce che sono cinque i villaggi che si trovano nel raggio di venti chilometri dall'epicentro del sisma. Il Quotidiano del Popolo afferma che 58 edifici sono crollati a causa delle scosse.
Numerose le scosse di assestamento, almeno 40 quelle registrate secondo il China Earthquake Networks Center, la più forte di magnitudo 5.3. Interrotta la circolazione ferroviaria dopo che almeno 27 treni sono stati colpiti dal sisma, come riporta la Xinhua. Il ministero cinese per la gestione delle Emergenze ha inviato soccorsi, tra cui tende, cappotti, trapunte, materassi, letti pieghevoli e stufe.
Le scosse sono state avvertite anche in Kazakistan, dove ad Almaty le persone sono fuggite dalle case, ma non sono stati registrati danni. Anche in Uzbekistan sono state avvertite scosse.