Il primo ministro ancora in terapia intensiva. Il ministro della Difesa: "Ora può parlare". Orban: "Preghiamo per lui. Se si riprenderà non potrà comunque lavorare per molti mesi"
Il primo ministro slovacco Robert Fico è stato sottoposto ad un altro intervento chirurgico per le ferite riportate durante il tentato assassinio. Lo ha reso noto il ministro della Difesa, Robert Kalinak, parlando ai giornalisti fuori dall'ospedale dove Fico è ricoverato, sottolineando che le condizioni del premier rimangono gravi, ma è cosciente. Al briefing ha partecipato anche la direttrice dell'ospedale di Banska Bystrica che ha spiegato che il nuovo intervento si è reso necessario per "rimuovere tessuto necrotico" sulla ferite.
Da parte sua, Kalinak, che è anche vice premier, ha assicurato che, nonostante le condizioni del premier, "il Paese non è paralizzato e tutto sta funzionando".
Il Roosevelt Hospital di Banská Bystrica, dove da mercoledì il premier è ricoverato e dove al momento si trova ancora in terapia intensiva, da oggi inizierà a fornire regolarmente nuove informazioni sul suo stato di salute. L'ospedale emetterà ogni giorno sul suo social intorno a mezzogiorno un bollettino sulle condizione, ha confermato ad Aktuality.sk la portavoce dell'ospedale Ruzena Mataseje.
"L'ospedalizzazione di un funzionario costituzionale rappresenta per noi una grande sfida e responsabilità, che trattiamo con rispetto. Prenderci cura di ciascuno dei nostri pazienti è una priorità per noi, così come preservarne la privacy. Allo stesso tempo, siamo consapevoli che in questo caso si tratta di uno dei più alti funzionari costituzionali, e quindi coordiniamo ogni comunicazione sullo stato di salute del Primo Ministro con l'Ufficio del governo della Repubblica slovacca", ha scritto l'ospedale sul social.
Le condizioni di salute di Robert Fico sono ancora molto gravi, ma i medici sono riusciti a stabilizzarlo, riferiscono intanto media slovacchi, citando il ministro della Difesa e il presidente eletto della Slovacchia Peter Pellegrini, secondo cui "ora può parlare, ma riesce solo a pronunciare poche frasi".
Fico, ricoverato dopo essere stato colpito da cinque spari, è stato sottoposto a un lungo intervento durato oltre 4 ore. "Fortunatamente l'operazione è andata bene e immagino che alla fine sopravviverà. Non è in pericolo di vita in questo momento", aveva assicurato il vice premier Tomas Taraba mentre il premier si trovava ancora in coma farmacologico dopo l'operazione.
Il primo ministro slovacco se si riprenderà, non potrà comunque lavorare per "mesi", in un periodo particolarmente importante per l'Ue. La sua assenza forzata dalla politica costituisce dunque una "perdita terribile" per l'Ungheria, non solo per la Slovacchia. Lo ha detto il primo ministro ungherese Viktor Orban, secondo quanto riporta l'agenzia russa Tass.
"Preghiamo per il primo ministro della Slovacchia - ha affermato il premier magiaro - siamo preoccupati per lui e, naturalmente, gli auguriamo di riprendersi e di tornare al lavoro il più presto possibile. In questo momento, Robert Fico lotta per la sua vita, è tra la vita e la morte".
"Tuttavia - ha proseguito il primo ministro - se consideriamo la situazione dal punto di vista politico, si tratta di una perdita terribile per l'Ungheria, perché, anche se il primo ministro slovacco si riprendesse, non potrebbe lavorare per diversi mesi". Per Orban, i prossimi mesi saranno cruciali per l'Ue, a causa delle elezioni europee e della guerra in corso in Ucraina.
Intanto Juraj Cintula, l'uomo di 71 anni che mercoledì scorso ha sparato a Fico, avrebbe rivelato alla polizia di aver pianificato l'attacco pochi giorni prima. Lo riporta l'emittente Markiza, precisando che Cintula avrebbe anche dichiarato che il suo obiettivo non era quello di ucciderlo, ma solo di ferirlo, e si sarebbe detto orgoglioso del suo gesto. L'uomo, che da oltre 30 anni aveva regolare porto d'armi, è stato accusato di omicidio premeditato e rischia l'ergastolo.