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Siria, Damasco: "Decine di terroristi uccisi in raid con Russia su Idlib e Hama"

Bloccata avanzata jihadisti a nord di Hama. Oggi riunione Consiglio sicurezza Onu. Allarme dell'Ufficio delle Nazioni Unite per l'escalation del conflitto nel nord-ovest: "Quasi 50mila sfollati"

Scontri in Siria - (Afp)
Scontri in Siria - (Afp)
03 dicembre 2024 | 09.35
LETTURA: 3 minuti

"Decine" di presunti "terroristi" sono stati uccisi in nuovi raid che l'Aeronautica siriana ha condotto insieme ai russi sulle province di Idlib e Hama, dove è in corso l'offensiva di alcuni gruppi jihadisti. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Damasco in una nota pubblicata sul suo account Facebook, secondo cui i raid hanno lasciato "decine di morti e feriti tra le fila dei terroristi", mentre sono stati distrutti "armamento" ed altro equipaggiamento militare dei militanti capeggiati da Hayat Tahrir al Sham (Hts).

Secondo quanto afferma un comandante siriano in dichiarazioni all'agenzia Dpa, il governo siriano, sostenuto da jet russi e dagli alleati tra le milizie filoiraniane, avrebbe impedito avanzate delle fazioni armate nella zona a nord della città di Hama con un attacco su vasta scala lanciato lunedì sera per riprendere il controllo di aree perse nei giorni precedenti.

Secondo la fonte, l'Esercito siriano ha ripreso il controllo di Khanaser, 80 chilometri a sudest di Aleppo, a meno di 48 ore dalla conquista dell'area da parte dei gruppi armati guidati da Hayat Tahrir Al Sham. Inoltre, ha affermato, le forze lealiste hanno iniziato ad avanzare verso la città di Safira, 25 chilometri a sudest di Aleppo, considerata 'porta d'accesso' ad Aleppo.

Rami Abdel Rahman, a capo dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, ha riferito di "scontri violenti" nelle aree intorno a Hama e ha parlato di oltre 45 raid aerei effettuati stamani. Secondo l'Osservatorio, con sede nel Regno Unito e fonti nel Paese arabo, ci sono stati anche raid della coalizione a guida Usa su postazioni di miliziani filoiraniani nella zona di Deir Ezzor, nella Siria orientale, coincisi con violenti scontri tra milizie iraniane e il 'Consiglio militare di Deir Ezzor', contrario alla presenza iraniana e vicino alle forze a guida curda nell'area.

Oggi riunione Consiglio sicurezza Onu

E' prevista per oggi una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza Onu sulla Siria, dopo l'offensiva delle forze jihadiste filo-turche che hanno preso il controllo di ampie aree del nord, tra cui la città di Aleppo. Lo hanno indicato fonti diplomatiche all'Afp, precisando che la richiesta della riunione è stata avanzata dal governo siriano e appoggiata dai tre Paesi africani membri del Consiglio di Sicurezza (Mozambico, Sierra Leone e Algeria) più la Guyana.

Nel frattempo l'escalation del conflitto nel nord-ovest della Siria ha portato quasi 50.000 persone a fuggire in pochi giorni, ha affermato l'ufficio per gli affari umanitari delle Nazioni Unite (Ocha), evidenziando una situazione in forte evoluzione. “Al 30 novembre, più di 48.500 persone erano sfollate, in forte aumento rispetto alle 14.000” registrate il 28 novembre, precisa Ocha, il cui leader Tom Fletcher ha espresso preoccupazione su X per la situazione di “decine di migliaia di persone” in fuga .

Qatar al lavoro con partner regionali per fine ostilità

Il Qatar sta lavorando con i suoi alleati nella regione per cercare di arrivare a una soluzione che metta fine alle ostilità esplose in Siria. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero degli Esteri di Doha spiegando che ''stiamo lavorando con i nostri partner nella regione per arrivare a soluzioni che mettano fine alle ostilità in Siria''.

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