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Le gemelline dello zoo di Berlino e la diplomazia dei panda

Foto di repertorio - The Washington Post
Foto di repertorio - The Washington Post
20 settembre 2024 | 16.19
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In collaborazione con Italiaambiente.it

Dei due piccoli panda giganti dello zoo di Berlino, gli unici nati in Europa, conosciamo molti dettagli. Sono due femmine, hanno appena compiuto un mese e già la loro colorazione è quella bianca e nera, tipica di questa specie. Meno conosciuta è l’importanza che rivestono queste due neonate per i rapporti diplomatici intercontinentali della Cina. Basti pensare che nel 2017, quando i loro genitori sbarcarono all’aeroporto di Berlino con un volo proveniente dal Centro di Riproduzione e Ricerca di Chengdu, a dare loro il benvenuto fu l’allora cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente Xi Jinping. Le gemelline sono protagoniste di una vera e propria “diplomazia dei panda”, grazie alla quale il Dragone può stringere o rafforzare le relazioni internazionali con i Paesi amici.

Le due sorelline sono venute alla luce lo scorso 22 agosto. Hanno superato il chilo di peso, raddoppiandolo negli ultimi 14 giorni, e ancora trascorrono alcune ore i incubatrice. L’allattamento è sempre stato affidato alla madre, alla quale vengono portate quando è il momento di nutrirsi. In questa fase allattano ormai solo tre o quattro volte al giorno, mentre mamma Meng Meng sfrutta il resto del tempo per accudirli tra proprie braccia. Tutto si svolge sotto il controllo attento dello staff, che mette in atto tutte le precauzioni necessarie per una specie così preziosa, classificata come “vulnerabile” di estinzione dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Oltrechè tutte quelle opportune, considerando che la loro permanenza nel parco zoologico della capitale tedesca non è definitiva ma a termine. Così come quella di Meng Meng e Jiao, i loro genitori, per i quali alcuni organi di stampa riportano che Berlino corrisponda a Pechino un cachet di 900mila euro l’anno. Un “prestito” già onorato nel 2019 quando, dalla capitale tedesca, fecero ritorno a casa Paul e Piet, i due primogeniti della coppia, al termine del loro periodo di permanenza contrattuale.

Non appena le due sorelline saranno abbastanza grandi da farsi ammirare dal pubblico, sarà senz’altro una gioia per visitatori. E per la riuscita delle relazioni internazionali di Pechino, al quale comunque si deve riconoscere il merito di aver contribuito ad invertire il destino segnato di una specie che alla fine degli anni ’80, contava circa 1200 individui in natura. Mentre oggi, si stimano vivere in Cina un totale di circa 1900 esemplari.

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