Raid Israele nel nord della Striscia: almeno 18 morti. Bombardata un'abitazione a Jabalya
"Ulteriori progressi" nei colloqui per un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Ne parla l'inviato Usa, Amos Hochstein, che nelle prossime ore sarà in Israele dopo aver allungato la tappa in Libano per un secondo faccia a faccia con il capo del Parlamento di Beirut, lo sciita Nabih Berri, dopo quello di ieri.
"L'incontro odierno è avvenuto sulla base dei risultati di quello di ieri e ci sono ulteriori progressi - ha detto Hochstein - Da qui andrò nel giro di un paio d'ore in Israele per cercare di chiudere la questione, se possibile". Ma non è entrato nei dettagli dei negoziati. Secondo il giornalista di Axios, Barak Ravid, per domani è previsto un incontro di Hochstein con il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
E' di almeno 18 palestinesi morti il bilancio che arriva stamani dalla Striscia di Gaza colpita da raid aerei israeliani. E' quanto riferisce la tv satellitare al-Jazeera, che cita fonti mediche e parla di operazioni effettuate dall'alba di oggi, precisando che 13 persone sono rimaste uccise nel nord dell'enclave palestinese. In precedenza la stessa emittente aveva dato notizia della morte di 12 persone in un raid israeliano contro un'abitazione a Jabalya, nel nord della Striscia.
Le Forze Armate libanesi denunciano la morte di un altro loro soldato per le ferite riportate in un attacco israeliano che ha colpito un mezzo militare nel sud del Libano. Un altro soldato è rimasto ferito. Secondo la tv al-Manar, affiliata agli Hezbollah libanesi, un drone israeliano avrebbe colpito un'ambulanza militare a Burj Al Muluk. Ieri le Forze Armate libanesi avevano denunciato l'uccisione di tre militari in un raid israeliano contro una postazione militare a Sarafand, sempre nel sud del Paese dei Cedri.