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Attivisti per il clima bloccano aeroporti Francoforte e Oslo

Secondo giorno di proteste coordinate contro l'uso di combustibili fossili in tutta Europa e Nord America

Passeggeri in fila oggi all'aeroporto di Francoforte (Afp)
Passeggeri in fila oggi all'aeroporto di Francoforte (Afp)
25 luglio 2024 | 08.11
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Alcuni attivisti per la lotta al cambiamento climatico hanno bloccato oggi i voli negli aeroporti di Francoforte sul Meno, in Germania, e Oslo, in Norvegia, nel secondo giorno di proteste coordinate contro l'uso di combustibili fossili in tutta Europa e Nord America. Stamani, chiedendo la fine dei combustibili fossili entro il 2030, i sostenitori della Letzte Generation (Ultima Generazione) hanno sospeso brevemente i voli all'aeroporto di Francoforte, uno dei più grandi d'Europa, hub intercontinentale. I dimostranti, secondo il Guardian, hanno riferito di aver semplicemente tagliato una recinzione metallica, di essere entrati in bicicletta e skateboard e di essersi incollati all'asfalto.

A Oslo, i manifestanti di Folk Mot Fossilmakta e Scientist Rebellion Norvegia hanno causato lunghe code, bloccando una corsia del check-in con uno striscione che recitava: “Percorso rapido per l’eliminazione graduale”. “Preferirei non essere qui oggi, ma non posso più restare a guardare mentre i nostri rappresentanti eletti fanno troppo poco, troppo lentamente”, ha detto Ina Nagler, una ricercatrice sul clima che ha preso parte alla protesta di Oslo.

Le proteste, che mirano a premere sui governi perché accelerino il passaggio a un’economia pulita, hanno colpito gli aeroporti durante l’inizio della stagione estiva. Ieri mattina gli attivisti hanno interrotto i piani dei viaggiatori, già alle prese con i rincari dei biglietti e i problemi logistici nei voli aumentati dopo la pandemia di Covid, negli aeroporti di Helsinki e Barcellona. Oggi sono previste ulteriori proteste aeroportuali negli Stati Uniti e in Canada. Le proteste si sono attirate le critiche delle autorità. Il gruppo militante Oil Kills ha riferito, riporta il Guardian, che la polizia ha arrestato 37 dei 91 attivisti coinvolti, di cui 14 ancora in custodia.

Per la ministra dell'Interno tedesca, la socialdemocratica Nancy Faeser, che governa in coalizione con i Verdi, non sono altro che “azioni stupide, criminali e pericolose. Coloro che bloccano le piste - ha detto via social - non solo rischiano la propria vita, ma mettono anche in pericolo gli altri e danneggiano tutti i viaggiatori”. Gli attivisti di Letzte Generation (Ultima Generazione), per nulla intimoriti, rispondono che è la politica climatica del governo, troppo debole per raggiungere gli obiettivi, ad essere “pericolosa e criminale”, riferisce il Guardian.

Gli attivisti di Letzte Generation bloccando oggi l'hub di Francoforte hanno causato la cancellazione di circa 140 voli, riporta al Jazeera, sui 1.400 programmati nella giornata.

I governi europei reprimono le proteste sul clima con misure di polizia e condanne che alcuni esperti di diritti umani considerano “terrificanti”. La settimana scorsa, Roger Hallam, cofondatore di Extinction Rebellion, è stato condannato a cinque anni di carcere per aver pianificato di bloccare l’autostrada M25, l'equivalente del Raccordo Anulare a Londra. La polizia tedesca ha utilizzato le leggi pensate per combattere la criminalità organizzata per intercettare comunicazioni telefoniche, fare irruzione nelle case, congelare conti bancari e mettere gli attivisti in custodia preventiva.

Per Faeser, "questi atti devono essere puniti più severamente. Abbiamo proposto pene detentive più severe”. Bisognerà vedere che cosa ne pensano i Verdi, alleati dell'Spd nella coalizione 'semaforo'. Gli attivisti chiedono ai governi dei Paesi ricchi di lavorare insieme per stabilire un trattato giuridicamente vincolante per fermare l’estrazione e la combustione di petrolio, gas e carbone entro il 2030, oltre a sostenere i Paesi più poveri nella loro transizione verso la decarbonizzazione.

Scienziati di spicco sostengono da tempo la necessità di eliminare gradualmente i combustibili fossili, sebbene il ritmo del cambiamento richiesto dagli attivisti sia più rapido di quello tracciato dal Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici e dall’Agenzia internazionale per l’energia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, allarmata dall’enorme perdita di vite umane che il collasso climatico comporta, ha approvato un trattato di non proliferazione dei combustibili fossili. Gli attivisti hanno annunciato ulteriori proteste negli aeroporti per sabato.

“Volare è il modo più veloce per friggere il pianeta, quindi è fondamentale iniziare tagliando i voli inutili e ingiusti come i jet privati ​​o i voli a corto raggio”, ha affermato Inês Teles del gruppo di campagna Stay Grounded, che sostiene le proteste, secondo il Guardian. “Le azioni di oggi e di ieri, che hanno distrutto gli aeroporti, dovrebbero essere uno shock per il sistema che ci sta portando verso la catastrofe climatica”.

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