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Caccia a ebrei in Daghestan, scambio accuse Russia-Ucraina per "pogrom"

Putin accusa Kiev, l'Ucraina attacca Mosca

Vladimir Putin
Vladimir Putin
30 ottobre 2023 | 22.19
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L'assalto all'aeroporto di Makachkala, in Daghestan, con la caccia ai passeggeri ebrei ricorda un pogrom. La definizione unisce Russia e Ucraina, che si scambiano accuse però per la responsabilità delle scene drammatiche con la sommossa e il tentativo di linciaggio. Dopo gli scontri tra i rivoltosi e le forze di sicurezza, sono state arrestate 60 persone per l'aggressione antisemita.

"I disordini all'aeroporto Makhachkala sono stati provocati attraverso i social network, anche dal territorio dell'Ucraina e dalle mani dei servizi speciali occidentali", ha detto senza mezzi termini il presidente russo Vladimir Putin. Il numeri 1 del Cremlino ha detto che Kiev, "sotto la guida di mecenati occidentali, sta cercando di istigare i pogrom in Russia".

"I pogrom con la ricerca degli ebrei in Daghestan sono il risultato del lavoro metodico della propaganda di Stato russa con il radicamento dell'odio verso gli altri popoli", la posizione di Kiev espressa dal portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko in un post su Facebook.

"Gli eventi di Makhachkala - ha detto - riflettono l'antisemitismo profondamente radicato nelle élite e nella società russa. Le minacce di uccidere gli ebrei sono una conseguenza del lavoro della propaganda di Stato russa, che per decenni ha coltivato tra i russi un senso di odio per gli altri popoli. Non molto tempo fa, il presidente Putin e il ministro degli Esteri Lavrov hanno rilasciato dichiarazioni offensive antisemite. Le accuse del ministero degli Esteri russo contro l'Ucraina di coinvolgimento negli eventi in Daghestan sono un tentativo di spostare la responsabilità da una testa dolorante a una sana".

Nikolenko ha espresso la sua profonda convinzione che la comunità internazionale debba rispondere risolutamente alle manifestazioni di odio razziale in Russia e in altre parti del mondo.

L'assalto di domenica all'aeroporto della repubblica russa del Daghestan, a maggioranza musulmana, da parte di una folla di uomini ostili a Israele è paragonabile ad un "pogrom" anche secondo la Casa Bianca.

"Alcuni paragoneranno questo ai pogrom della fine del XIX e dell'inizio del XX secolo e penso che sia probabilmente una descrizione appropriata, visto il video che circola", ha detto il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, riferendosi ai pogrom frequenti attacchi omicidi contro gli ebrei avvenuti a quel tempo nell'impero russo. "Questo è puro e semplice odio, bigottismo e intimidazione", ha aggiunto.

"Non si può descrivere quello che è successo in Daghestan, una dimostrazione di odio, di intimidazione. Alcune persone hanno paragonato quello che è successo con i progrom e penso che sia una buona descrizione vedendo i video di quello che è successo. Dal Cremlino non è arrivato nessuna condanna" per l'assalto nell'aeroporto, "non abbiamo sentito assolutamente nulla da Putin, non una parola di condanna o uno stop per questo tipo di violenze. E questo silenzio vale più di mille parole".

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