Avanti le ricerche dei dispersi mentre si aggrava il bilancio del disastro. Saccheggi e sciacalli nelle zone alluvionate, 50 arresti. Forti piogge nelle Isole Baleari
Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime delle alluvioni che hanno colpito la Spagna, in particolare la provincia di Valencia, in una delle inondazioni più mortali nella storia moderna del paese. Secondo gli ultimi dati diffusi dalle autorità locali, sono almeno 205 le persone che hanno perso la vita soprattutto nella Comunità Valenciana, oltre che in Castilla-La Mancha e in Andalusia. Ancora numerosi, inoltre, i dispersi. "Decine e decine" secondo il ministro per le Politiche territoriali, Ángel Víctor Torres.
La situazione rimane disperata in molte delle aree colpite. Migliaia di persone rimangono senza accesso all'acqua o a cibo, mentre parti delle aree più colpite rimangono inaccessibili. Oggi le autorità hanno avvertito che le strade sono crollate in alcune aree, con i servizi di emergenza impossibilitati ad accedervi.
Nel frattempo la Dana resta attiva e ha provocato forti piogge nelle Isole Baleari hanno causato numerosi ritardi e cancellazioni all'aeroporto di Palma. Nelle Isole Baleari, una potente linea di temporali ha attraversato l'arcipelago da est a ovest nel primo pomeriggio, scaricando precipitazioni su Ibiza e Maiorca. Nella parte occidentale di Maiorca sono state raccolte quantità pari a 100 litri per metro quadrato in un'ora, come riferito dal servizio di emergenza 112.
L'Agenzia meteorologica statale ha revvocato gli allarmi esistenti in Andalusia ed Estremadura, ma mantiene quelli nelle Isole Baleari e in Catalogna, che sono in arancione - il secondo livello di una scala di tre - così come quelli nella Comunità Valenciana, in giallo - il livello più basso―. Fino ad oggi sono stati raccolti 138 litri per metro quadrato a Cartaya (Huelva), 97 a Mazaricos (A Coruña) e 85 a Sierra de Alfabia, Bunyola (Maiorca).
Sono intanto 50 le persone arrestate negli ultimi tre giorni per i saccheggi compiuti nelle aree alluvionate della provincia di Valencia, ha riferito il quotidiano spagnolo El Mundo, secondo cui cinque persone sono finite in manette per aver rubato in una gioielleria in un centro commerciale ad Aldaia. Il governo di Madrid, per far fronte agli episodi di saccheggio, ha promesso che le forze di sicurezza daranno prova di "assoluta fermezza".
I servizi di emergenza e l'esercito continuano a cercare senza sosta i dispersi nelle province dove si concentra la maggior parte delle vittime con operazioni in corso per recuperare i corpi e rimuovere i detriti. Alle operazioni partecipano un migliaio di soldati dell'Unità militare di emergenza, oltre a migliaia di guardie civili, vigili del fuoco e agenti di polizia.Il ministro della Difesa ha promesso che “tutti coloro che sono necessari” si uniranno.
Il presidente della Generalitat Valenciana, Carlos Mazón, non ha risposto fino a questo venerdì all'offerta della Catalogna di inviare vigili del fuoco per collaborare al salvataggio delle persone o aiutare dopo la distruzione causata dalla dana. Secondo fonti dell'amministrazione catalana, l'offerta è stata avanzata il primo giorno e la risposta è arrivata oggi. 20 veicoli e 70 vigili del fuoco sono già in viaggio verso la Comunità Valenciana.