Allanah Alison, influencer australiana, potrebbe soffrire della sindrome di Munchausen per procura
Allanah Alison è una mamma australiana diventata una star su TikTok per condividere contenuti della sua famiglia sul suo profilo da milioni di follower: "The Harris Family". Il profilo, tuttavia, ora non esiste più e il motivo è legato all'accusa rivolta alla donna. Allanah, stando alle accuse, avrebbe drogato la figlia di un anno causandole mesi di recupero e due interventi chirurgici al cervello. Assolutamente non necessari. Tutto questo solo per ottenere più visibilità e follower sui social network.
Allanah Alison sosteneva sul profilo TikTok che la bimba Daisy, nata da poco più di un anno, fosse molto malata e che soffrisse di diverse patologie. I rapporti, tuttavia, indicano che la bambina in realtà non è mai stata realmente malata e suggeriscono che Allanah abbia intenzionalmente somministrato a Daisy un farmaco chiamato benzodiazepine per simularne i sintomi.
L'ipotesi è che la mamma influencer abbia agito in questo modo perché potrebbe soffrire della sindrome di Münchausen per procura, un disturbo psichiatrico e comportamentale in cui chi si occupa e si prende cura di una persona finge, o nel caso di Allanah induce, una malattia per ottenere più attenzioni o compassioni ma soprattutto, un guadagno economico. Per questo motivo, l'influencer pubblicava quotidianamente aggiornamenti sulle condizioni di salute della piccola Daisy. La mamma aveva anche aperto, tempo fa, una raccolta fondi sul sito di GoFundMe.
Il marito Brock Harris si è dichiarato totalmente ignaro delle presunte azioni della moglie e nega qualsiasi coinvolgimento: "Non avevo idea di cosa stava facendo Allanah a Daisy, pensavo gli interventi fossero necessari", ha confessato il marito dell'influencer mostrandosi molto dispiaciuto.
La bambina Daisy, tolta dalla custodia dei due genitori, è ora sottoposta alle giuste cure e pare che si stia riprendendo rapidamente: "Si comporta come una bambina normale di un anno", è stato dichiarato dai media australiani.