Oltre ottanta reperti provenienti da musei regionali, nazionali ed esteri con al centro la “Nave di Gela”, databile tra il VI e il V secolo avanti Cristo e rinvenuta nei fondali antistanti la costa di Bulala della città siciliana, che per la prima volta viene parzialmente ricomposta ed esposta al pubblico in Sicilia, dopo la mostra di Forlì del 2020. È stata inaugurata “Ulisse in Sicilia. I luoghi del Mito”, la mostra organizzata dalla Regione Siciliana in collaborazione con il Comune di Gela all’interno del Parco archeologico di Bosco Littorio. Un percorso espositivo, allestito dalla Soprintendenza dei Beni culturali di Caltanissetta che racconta il passaggio dell'eroe greco in Sicilia. L'esposizione è stata aperta dal presidente della Regione Nello Musumeci con gli assessori ai Beni culturali Alberto Samonà e all'Economia Gaetano Armao, il sindaco di Gela Lucio Greco e il rappresentante del ministero greco della cultura e dello sport, Elisabeth Bargue. Presenti anche il prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia, il vescovo di Piazza Armerina monsignor Rosario Gisana, la soprintendente dei Beni culturali Daniela Vullo, il direttore Parco archeologico Luigi Maria Gattuso e altre autorità civili, militari e religiose.
«Questa mostra, per la quale la Regione ha impegnato centinaia di migliaia di euro - ha sottolineato Musumeci - è una scommessa. Crediamo sia necessario non soltanto tutelare il patrimonio culturale, ma anche valorizzarlo e farlo diventare un motore di crescita della nostra economia in una realtà difficile assai depressa dal punto di vista socio-economico come quella del Nisseno, in generale, e del Gelese, in particolare. Qui noi puntiamo anche su un filone di economia turistica alimentata dal patrimonio culturale».
L’allestimento si trova in un padiglione appositamente realizzato all’interno del Parco archeologico, in prossimità del Museo dei relitti greci, struttura in costruzione destinata ad ospitare definitivamente il relitto recuperato dalla Soprintendenza grazie agli studi effettuati dal compianto Sebastiano Tusa, che indicò in quella località l’antica colonia dorica di Gela. «Ripartiamo - ha aggiunto Samonà - dalla cultura, dalla storia, dall’identità profonda, dalle radici di questi luoghi. Stiamo pensando veramente a far ripartire questo territorio con una nuova veste che è quella più profonda, quella originale, quella che lo ha determinato ancor prima che iniziasse l'era Cristiana, quando Gela era luogo di scambi economici, commerciali, ma anche filosofici e culturali. Oggi abbiamo cominciato questo viaggio che è un po’ come quello di Ulisse: un viaggio di speranza per la nostra terra».
Sono otto le sezioni tematiche, all'interno delle quali complessivamente sono esposti oltre 80 pezzi provenienti da musei regionali, nazionali ed esteri tra i quali il Museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia; il Museo Etrusco Guarnacci di Volterra; il Museo nazionale di Villa Giulia a Roma; il Museo nazionale di Sperlonga (Lt) e i Musei archeologici greci di Delfi ed Eleutherna. Le sezioni della mostra sono: La presenza greca in Sicilia e nel Mediterraneo; La nave greca di Gela; Il concilio degli Dei; Il viaggio di Ulisse; La terra dei ciclopi e Polifemo; L’isola di Eolo, le Sirene, Scilla e Cariddi; Il ritorno a Itaca; Il mito moderno.
«La nave greca più antica al mondo - aggiunge il sindaco Greco - arricchisce il patrimonio archeologico di Gela gia consistente. Vogliamo approfittare di questa mostra, di questa opportunità per rilanciare il settore del turismo archeologico. Non abbiano piu alibi: turismo, ecologia e accoglienza devono essere bandiere di rinascita di questa città. Ringrazio il presidente Musumeci e il governo regionale per l'impegno profuso per realizzare questa mostra, così come la soprintendente Vullo e il direttore del Parco Gattuso».
La mostra resterà aperta fino al 10 ottobre e sarà visitabile: dal martedì al venerdì (dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21), sabato e domenica (dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 24): ultimo biglietto mezz'ora prima della chiusura. Per tutte le informazioni è stato creato un apposito sito web (www.ulisseinsicilia.it) e canali social dedicati (Facebook e Instagram).