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Il balletto eterno del tetto al contante, è sparito ma tornerà

Uscito dall'ultimo decreto Aiuti perché non è una misura con carattere di urgenza. Sarà riproposto in manovra

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17 novembre 2022 | 17.58
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Che sia o meno legato a una figuraccia, come sostiene il leader dei Cinquestelle Giuseppe Conte, il tetto al contante resta una misura tormentata. Il balletto continua. Tra chi prevede di portarlo a cinquemila euro, e chi lo vorrebbe direttamente a diecimila, la nuova soglia è sparita. Non è più nell'ultimo decreto Aiuti, perché la tagliola degli uffici del Quirinale è scattata in assenza di effettivi motivi d'urgenza. Ma, si sono affrettati a rassicurare dalla maggioranza, tornerà in l egge di Bilancio.

I detrattori della misura continuano a sostenere che di tutto si sente il bisogno tranne che di allargare le maglie entro le quali si può più agevolmente muovere l'economia sommersa e illegale, disincentivando per altro la crescita dei pagamenti digitali. "Ennesima figuraccia del Governo. L'innalzamento del tetto al contante viene depennato all'ultimo dal Decreto Aiuti perché mancano i requisiti di emergenza previsti dal decreto legge. Il Governo Meloni non si era accorto che girare con 5mila euro in contanti in una valigetta non è l'urgenza per un cittadino comune. Sicuramente lo è per evasori, corrotti e criminalità organizzata", ha scritto Conte su Facebook. Il leader dei Ciinquestelle ha anche promesso una ferma opposizione in Parlamento. "Ci riproveranno nella legge di bilancio. Noi daremo battaglia perché ci si preoccupi di famiglie e imprese in difficoltà e non di come creare praterie per l'illegalità".

Di "scivolone" del governo si parla anche in casa Terzo Polo. "Da notizie di stampa si apprende che dal decreto Aiuti quater, approvato dal Governo la settimana scorsa e non ancora pubblicato in Gazzetta, sparisce l’innalzamento del tetto al contante a 5mila euro. Sarà introdotto in legge di Bilancio. Mancavano –come era ovvio- i requisiti di necessità e urgenza, perché la misura sarebbe entrata in vigore dall’anno prossimo. A prescindere dal merito del provvedimento, un evidente scivolone del governo. Ora potremo vedere finalmente in Gazzetta ufficiale il decreto visto che pare ci siano altre modifiche?”.

Narrazione contraria in casa Lega. "Nessun problema: dal 1 gennaio 2023 il tetto per l’uso del contante salirà a 5mila euro. La norma sarà inserita nella Legge di Bilancio", assicurano fonti del Carroccio.

Per la fine del balletto sul tetto al contante c'è però da attendere. Nel 2016 era stato fissato a 3.000 euro, per poi scendere a 2.000 nel 2020 e a 1.000 euro nel 2022. Un emendamento approvato durante la conversione del Dl Milleproroghe di quest’anno, ha posticipato la riduzione a 1.000 euro al 2023. Adesso, con il centrodestra compatto su una revisione del tetto, e a valle dell'esame parlamentare della manovra, la soglia dovrebbe tornare a salire, fino a 5mila euro, a partire dal 1 gennaio 2023.

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